Armi e ombrello Nato: l'offerta per convincere Kiev a trattare

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron avrebbero invitato Volodymyr Zelensky ad avviare colloqui con Mosca. In cambio la Nato sarebbe pronta a rafforzare i legami militari con Kiev

Armi e ombrello Nato: l'offerta per convincere Kiev a trattare

Legare a doppia mandata l'Ucraina alla Nato, o quanto meno aprire sopra Kiev un ampio ombrello militare per garantire la sua sicurezza, in modo tale da convincere Volodymyr Zelensky ad avviare colloqui di pace con la Russia entro la fine dell'anno: potrebbe essere questo il piano al quale stanno lavorando alcuni dei membri più importanti dell'Alleanza Atlantica. In particolare, Germania, Francia e Gran Bretagna ritengono che il rafforzamento delle relazioni tra la Nato e l'Ucraina sia una condizione potenzialmente capace di incoraggiare il governo ucraino a sedersi al tavolo delle trattative.

Dubbi e perplessità

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, alcuni dei partner occidentali di Kiev nutrono crescenti perplessità sulla sua capacità di riconquistare tutto il suo territorio finito nelle mani dei russi. Non solo: il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron avrebbero invitato il leader ucraino a riprendere il dialogo con Mosca durante l'incontro avuto con Zelensky a Parigi a febbraio.

Dal canto suo, il primo ministro britannico Rishi Sunak, la scorsa settimana, ha presentato un progetto per un accordo che dia all'Ucraina un accesso molto più ampio ad attrezzature militari avanzate, armi e munizioni per difendersi una volta che la guerra sarà finita. Lo stesso Sunak ha affermato che l'Occidente dovrebbe inviare a Kiev armi che le darebbero un vantaggio decisivo sul campo di battaglia, compresi gli aerei da guerra.

Dietro le quinte, tuttavia, starebbero emergendo dubbi ​​sempre più profondi tra i politici di Regno Unito, Francia e Germania in merito al fatto che l'Ucraina possa riuscire ad espellere i russi dall'Ucraina orientale. "Continuiamo a ripetere che la Russia non deve vincere, ma cosa significa? Se la guerra continuerà abbastanza a lungo con questa intensità, le perdite dell'Ucraina diventeranno insopportabili. E nessuno crede che saranno in grado di recuperare la Crimea", ha detto un alto funzionario francese.

L'Ucraina e i colloqui di pace

Questi dubbi contrastano nettamente con i commenti pubblici rilasciati dal presidente Joe Biden e di altri leader occidentali, che hanno chiesto ulteriore compattezza per contrastare l'offensiva di Mosca. Nessuno ha inoltre menzionato la prospettiva che Kiev possa avviare colloqui con il Cremlino nel prossimo futuro.

Intanto i leader del G7 e degli Stati Uniti, dopo un incontro virtuale al quale ha partecipato anche Zelensky nel giorno in cui ricorre il triste anniversario del primo anno di guerra, sono stati chiari: qualsiasi Paese che intenda armare la Russia contro l'Ucraina o aiutare Vladimir Putin ad aggirare le sanzioni occidentali subirà gravissime conseguenze. "Chiediamo a Paesi terzi e a tutti gli attori internazionali che cercano di aggirare le sanzioni fornendo sostegno materiale alla Russia di smettere immediatamente o dovranno affrontare sanzioni durissime", è stato l'avvertimento di Biden e dei suoi alleati di Canada, Francia Germania, Italia, Giappone e Gran Bretagna, che promettono di intensificare il sostegno "diplomatico, economico e militare all'Ucraina e aumentare i costi per la Russia e per tutti coloro che sostengono il suo sforzo bellico".

Come detto, Macron e Scholz avrebbero detto a Zelensky che l'Ucraina dovrebbe iniziare a prendere in considerazione i colloqui di pace con Mosca. Durante la cena al Palazzo dell'Eliseo, il presidente francese avrebbe lanciato un messaggio più sobrio, dicendo al suo ospite che anche due nemici mortali come la Francia e la Germania hanno fatto la pace dopo la Seconda guerra mondiale. Macron avrebbe inoltre detto al presidente ucraino che fin qui è stato un grande leader di guerra, ma che, presto o tardi, avrebbe dovuto passare alla politica e prendere decisioni difficili.

L'offerta della Nato

Un funzionario britannico avrebbe invece affermato che un altro obiettivo della Nato sarebbe quello di cambiare i piani del Cremlino. Stando a questa lettura, se l'Occidente sarà pronto ad aumentare nel tempo la sua assistenza militare e gli impegni con l'Ucraina, questa vicinanza potrebbe persuadere Mosca a non poter raggiungere i suoi obiettivi militari.

Una possibile offerta della Nato coinciderebbe con la fornitura a Kiev di mezzi militari per scoraggiare qualsiasi futuro attacco russo. Non includerebbe alcun impegno a stanziare forze dell'Alleanza Atlantica sul territorio ucraino, né garantirebbe a Zelensky la cosiddetta protezione dell'articolo 5, che richiede a tutti i membri di venire in soccorso di un altro se viene attaccato e richiede assistenza.

Sebbene i termini esatti non siano stati fissati, molti dei funzionari citati dal WSJ hanno affermato che l'Ucraina potrebbe avere accesso a un'ampia gamma di sistemi d'arma standard della Nato e integrare le sue forze armate nella catena di approvvigionamento dell'industria della difesa occidentale. La Germania ha già manifestato la disponibilità a fornire aiuti specifici su base permanente, tra cui difese aeree, artiglieria pesante, carri armati e munizioni.

La Gran Bretagna ha parlato della consegna di aerei da guerra. Oltre a ciò, dicono i funzionari, i singoli membri continuerebbero a fornire assistenza militare bilaterale a Kiev. Basterà per rassicurare il governo ucraino?

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