"Guerra con la Russia già nel 2027". La profezia che scuote la Nato

Secondo Andrius Kubilius, l'Ue deve potenziare la propria industria della Difesa per risolvere problemi strutturali e sopperire ad un eventuale ritiro americano. In Ucraina, pioggia di droni suicidi russi: attacco record con 335 velivoli

"Guerra con la Russia già nel 2027". La profezia che scuote la Nato
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Potrebbero mancare appena due anni ad un confronto militare tra Russia e Nato. Lo ha evidenziato il commissario europeo per la Difesa e lo Spazio Andrius Kubilius nel corso dell’audizione convocata a Montecitorio dalle commissioni Politiche Ue della Camera e dalle commissioni Politiche Ue ed Esteri-Difesa del Senato.

“Dobbiamo considerare che la Russia potrebbe anche testare la nostra resilienza e la nostra risposta con l'articolo 5 e potrebbe essere pronta a testarci anche nel 2027”, ha affermato. “Non vorrei essere così ottimista sul fatto che si riesca davvero ad arrivare alla pace in Ucraina sulla base dei tentativi fatti finora, perché Putin non vuole la pace. Ci sono strumenti diplomatici, però non so se questi riescano davvero a portare ad avere successo in futuro. E dobbiamo essere pronti davanti all'ascesa militare della Cina, con gli Usa che spostano risorse verso l'Indo-Pacifico e quindi riducono la loro presenza sul continente europeo”.

Per questo motivo, secondo il commissario, "abbiamo due importanti compiti: aumentare le nostre capacità di deterrenza verso la Russia e dobbiamo realizzare anche capacità concrete sul lungo termine per essere pronti a una retrocessione americana dal continente europeo”. Kubilius ha anche sottolineato che l’industria della difesa dell’Ue soffre di problemi strutturali e che sono necessari investimenti nel settore. “Ricordiamo il vecchio detto latino: se si vuole la pace, dobbiamo prepararci alla guerra”, ha affermato.

Nel frattempo, non si fermano i combattimenti in Ucraina. Secondo quanto riferito dalla autorità di Kiev, nella notte i russi hanno lanciato contro il Paese ben 335 droni, nel più massiccio attacco con velivoli senza pilota dall’inizio della guerra. Secondo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, le operazioni delle forze di Mosca sono “sono attacchi di ritorsione, a strutture e obiettivi militari” in risposta agli attacchi alle infrastrutture civili da parte dell’Ucraina. Peskov ha anche dichiarato che le affermazioni del presidente americano Donald Trump, secondo cui Putin è “completamente impazzito”, sono una “reazione emotiva”. “Il presidente Putin sta prendendo le decisioni necessarie per garantire la sicurezza del nostro Paese”, ha affermato il portavoce del Cremlino.

Dall’altro lato del fronte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà mercoledì a Berlino in visita ufficiale. Al centro del suo incontro con il cancelliere Friedrich Merz vi saranno il nuovo pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca e i negoziati di pace.

Il capo del governo tedesco ha anche annunciato che “non c'è più alcuna limitazione alla portata delle armi fornite all'Ucraina” dai suoi principali alleati occidentali, Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Francia. “Questo significa che l'Ucraina può ora difendersi, ad esempio attaccando posizioni militari in Russia”, ha aggiunto. “Cosa che non faceva qualche tempo fa, con poche eccezioni. Ora può farlo”.

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