Il kit UMPK e la nuova “bomba-razzo” russa: come funziona e come supera le difese ucraine

Mosca introduce una nuova bomba planante con motore a getto capace di colpire fino a 200 km. L’arma, evoluzione del kit UMPK, rappresenta una minaccia crescente per la difesa aerea ucraina.

Un cacciabombardiere Su-34 in dotazione all'aviazione russa.
Un cacciabombardiere Su-34 in dotazione all'aviazione russa.
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Un nuovo modello di bomba planante russa, dotata di un piccolo motore a turbogetto, è comparsa nel conflitto in Ucraina. Già da più di un anno, l'aviazione di Mosca sta utilizzando un particolare kit di modifica per normali bombe a caduta libera denominato UMPK (acronimo russo traducibile come modulo unificato di planata e correzione), prodotto dalla Jsc Tactical Missiles Corporation. La combinazione bomba+Umpk probabilmente è stata introdotta per la prima volta sul Sukhoi Su-34, con l'aereo spesso visto in filmati mentre trasporta quattro bombe Fab-500 equipaggiate con kit aggiuntivo. Risulta che l'UMPK comprenda un sistema di navigazione satellitare e una guida inerziale, e la bomba grazie a questa modifica vede la sua gittata utile arrivare sino a circa 40 chilometri se lanciata da media altitudine. Altre evidenze fotografiche/video suggeriscono anche che la Russia abbia integrato il kit anche con la bomba Fab-1500 più pesante e la munizione a grappolo Rbk-500.

Ora è stata osservata l'ultima versione del kit, che sarebbe denominata UMPK-PD, in cui il suffisso “D” molto probabilmente indica dalniaya, ovvero lunga gittata, sebbene altre fonti descrivano un'arma simile come UMPB-5R. In ogni caso, queste nuove bombe sembrano destinate a diventare un altro problema per le difese aeree ucraine. Come riporta The War Zone, il generale Vadym Skibitsky, vice capo della Direzione Generale dell'Intelligence (GUR) del Ministero della Difesa ucraino, ha dichiarato che una nuova bomba planante russa (presumibilmente l'UMPK-PD) è stata testata in combattimento a settembre/ottobre e sta ora entrando in produzione di serie. Il generale ha sottolineato che le armi includono “nuovi moduli di controllo” e una resistenza superiore alle contromisure elettroniche.

Un recente articolo del quotidiano russo Kommersant afferma che l'ultima versione dell'UMPK può colpire bersagli fino a 100 chilometri di distanza se sganciata a un'altitudine di circa 12mila metri e a una velocità di circa 1000 km/h. Ovviamente, se sganciata da altitudine o a velocità inferiori, la gittata si ridurrebbe di conseguenza. Ora il kit aggiuntivo dotato di motore a getto riesce a raddoppiare la gittata della bomba, portandola quindi a 200 chilometri, ovvero una distanza che è paragonabile alla gittata di un missile da crociera a corto raggio.

L'analisi dei resti di alcune bombe inesplose ha permesso di identificare la provenienza del motore a getto: si tratta di uno Swiwin SW800Pro-Y di fabbricazione cinese, disponibile in commercio e in grado di generare circa 80 kg di spinta.

Com'è noto, la Russia non dispone di un vasto arsenale di armamenti guidati stand-off, pertanto convertire comuni bombe a caduta libera con kit di precisione che le rendono plananti, è un ottimo modo per ovviare a questa lacuna.

Dal punto di vista tattico, la nuova arma permetterà ai cacciabombardieri russi di colpire le posizioni ucraine da molto più lontano, restando anche ben al di dentro del proprio spazio aereo in caso di obiettivi lungo il fronte, e questo ci permette di affermare che da un lato la difesa aerea ucraina ha fatto notevoli progressi nell'ultimo anno di guerra, costringendo l'aviazione russa a trovare un espediente per continuare a colpire stando lontano dalla zona di maggior pericolo, dall'altro che la soluzione russa implicherà, quando i nuovi kit di conversione verranno prodotti in massa, un serio problema per la

difesa aerea ucraina che dovrà in qualche modo affidarsi a sistemi di difesa aerea di più lungo raggio oppure a spostare più vicino al fronte quelli con raggio d'azione più corto, esponendoli maggiormente agli attacchi russi.

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