Guerra

"Gli Houthi pronti alla guerra regionale. Gli attacchi Usa e Gb non li annienteranno"

Il professore di Baltimora, tra i migliori conoscitori al mondo dei miliziani yemeniti: "Discutono la strategia con l’Iran ma non prendono ordini"

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Gli Houthi, pur stretti alleati dell’Iran, agiscono in maniera autonoma e a volte vanno oltre le stesse aspettative di Teheran: sono pronti a una guerra regionale, con tutti i rischi che comporta, mentre gli Stati Uniti sono mossi soprattutto da ragioni di politica interna». Charles Schmitz è uno dei maggiori conoscitori dei miliziani yemeniti al mondo, laureato a Berkeley, professore di Geografia alla Towson University di Baltimora, negli Usa, dove insegna dal 1999. I suoi interessi di ricerca spaziano dall’economia politica dello sviluppo in Yemen alla sociologia della società yemenita contemporanea.

Perché gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno deciso di fare ora questi raid in Yemen?

"Naturalmente non si sa con precisione il perché, ma probabilmente si è trattato soprattutto di pressioni interne sul presidente americano Biden dopo che gli Houthi hanno attaccato le navi da guerra statunitensi nel Mar Rosso. La reazione del Congresso è stata significativa: sia i Democratici che i Repubblicani hanno applaudito all’azione Usa. Anche il Pentagono è sembrato soddisfatto e ha affermato che sono state ridimensionate le capacità militari degli Houthi. Questo non è vero. Gli Houthi sono sopravvissuti a otto annidi guerra con l’Arabia Saudita, sostenuta dagli americani, qualche altro attacco non li danneggerà in maniera definitiva".

Che dimensioni potrà avere questa operazione?
"Finora sembra limitata a ridurre la capacità degli Houthi di attaccare le navi nel Mar Rosso, non a distruggere tutte le loro forze armate".

Qual è invece l’obiettivo degli Houthi?
"Hanno ottenuto un enorme appoggio politico nello Yemen e in tutto il mondo arabo e musulmano perché sono gli unici che stanno facendo qualcosa di concreto per supportare i palestinesi a Gaza. Anche molti oppositori che combattono contro gli Houthi da 8 anni nello Yemen sostengono le loro azioni".

Rispondono a direttive dell’Iran?
"Sono molto autonomi, ma concordano con Teheran sulla necessità di combattere l’influenza americana e israeliana in Medio Oriente. Discutono sicuramente la strategia anche con l’Iran, ma non ne prendono ordini".

Queste azioni possono portare a una guerra regionale?
"Biden non vuole allargare la guerra, gli Usa cercheranno di contenere il conflitto. Gli Houthi invece vogliono ampliarlo e continueranno a prendere di mira le navi nel Mar Rosso".

Le azioni nel Mar Rosso sono una minaccia al commercio globale?
"Gli Houthi affermano di minacciare solo le navi dirette verso lo Stato ebraico odi proprietà di israeliani, sebbene alcune di quelle attaccate non sembrano avere legami con Tel Aviv. La maggior parte delle navi naviga ancora attraverso il Mar Rosso, anche se il volume delle spedizioni è ridotto".

Ci sono differenze tra gli Houthi e l’Iran?
"Sono completamente d’accordo che tutti i mali del mondo musulmano sono legati al dominio americano e israeliano".

Come mai appoggiano Hamas che è sunnita?
"Sono motivati da preoccupazioni geopolitiche. Il loro slogan è “Morte all’America, Morte a Israele, Maledetti gli ebrei, Lunga vita all’Islam». Si trova questa scritta, verde e rossa, ovunque in Yemen. Usano la religione per ottenere vantaggi politici, sostenendo che l’Islam impone di seguirli.

Le differenze tra sciiti e sunniti non sono importanti".

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