L'Ucraina continua ad avanzare nell'oblast di Zaporizhia facendo segnale piccoli progressi. L'ultimo esempio riguarda Robotyne. A più di una settimana da quando Kiev aveva ne annunciato la riconquista, adesso è arrivata la conferma della Russia. Mosca ha spiegato che le sue forze si sono ritirate dal villaggio per presunte "ragioni tattiche". L'esercito ucraino aveva comunicato di aver preso il controllo del centro, strategico per proseguire eventualmente verso la Crimea, il 28 agosto. Dal Cremlino non erano arrivati segnali di resa di alcun tipo. Anzi, nel suo aggiornamento quotidiano sul conflitto, lo scorso lunedì il ministero della Difesa russo aveva affermato di aver respinto due attacchi nemici vicino a Robotyne.
La conquista di Robotyne
Evgheni Balitsky, il capo della regione di Zaporizhzhia scelto da Mosca, ha ammesso che l'esercito russo si è ritirato da Robotyne. "L'esercito russo si ritirato tatticamente da questo insediamento e si è ritirato sulle colline", ha detto il funzionario in un'intervista a Rbc.
Queste affermazioni coincidono con quanto sostenuto dall'Ucraina. Pochi giorni fa, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, aveva dichiarato che il lavoro svolto da un gruppo delle forze armate ucraine aveva "permesso ad un'intera brigata di attaccare Robotyne e di liberarla dopo settimane di assalti".
Kiev aveva inoltre spiegato che la conquista del villaggio nella regione di Zaporizhzhia avrebbe aperto la strada all'esercito ucraino verso Sud, anche in direzione della penisola della Crimea. "Dopo averne messo in sicurezza i fianchi, ci siamo aperti la strada verso Tokmak e, infine, Melitopol e il confine con la Crimea", aveva ribadito Kuleba.
L'obiettivo di Kiev
La Crimea resta un obiettivo utopico per l'Ucraina, che tuttavia continua a mettere nel mirino la penisola annessa dalla Russia nel 2014. A più di 18 mesi dallo scoppio della guerra, l'Ucraina sostiene inoltre di star guadagnando terreno e di aver sfondato la prima linea di fortificazioni russe in diversi punti della linea del fronte. Dall'altro lato troviamo invece le ripetute dichiarazioni di Mosca, secondo cui la controffensiva ucraina - che va avanti da tre mesi - sarebbe un fallimento.
Il portavoce dello Stato Maggiore dell'esercito ucraino, Pavlo Kovalchuk, ha dichiarato che le forze di Kiev stanno facendo progressi in direzione di Novoprokopivka, il villaggio oltre Robotyne, in direzione di Melitopol. La conquista del villaggio, ha sottolineato il Guardian, ha segnato un risultato significativo poiché è stata così sfondata una prima linea di difesa russa preparata durante l'inverno. Anche se a livello preliminare, questo indica che le truppe ucraine stanno consolidando le conquiste e si stanno spostando più a sud. L'obiettivo finale, al netto della Crimea, sembrerebbe essere quello di sfondare le difese russe fino al Mar d'Azov, interrompendo così le linee logistiche e di comunicazione di Mosca con le truppe a Kherson e in Crimea.
Nel frattempo i droni ucraini continuano a ronzare nei cieli della Crimea. Il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere che i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto un drone ucraino avvistato in loco.
"La mattina del 5 settembre, è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico di droni contro il territorio della Russia. Un aeromobile a pilotaggio remoto è stato distrutto sul territorio della Repubblica di Crimea dalla difesa aerea", ha riferito il dicastero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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