Nuovo attacco di Israele alle Nazioni Unite. Dopo le pesanti critiche degli ultimi mesi al segretario generale Antonio Guterres, nel mirino è finita la relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese. La giurista e docente italiana specializzata in diritto internazionale e diritti umani, che dal 2022 ricopre l’incarico con l’organizzazione internazionale, è stata inserita nella blacklist dello Stato ebraico e non potrà più entrare in Israele. La decisione, hanno spiegato il ministro degli Esteri Israel Katz e quello dell'Interno Moshe Arbel, è legata «alle sue oltraggiose affermazioni che ‘le vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise a causa del loro giudaismo, ma in risposta all’oppressione israeliana’».
Un commento pronunciato da Albanese un paio di giorni fa in risposta ad un post di Le Monde che citava il presidente francese: «Il ‘più grande massacro antisemita del nostro secolo?’ No, signor Emmanuel Macron. Le vittime del 7 ottobre non sono state uccise a causa del loro giudaismo, ma in risposta all’oppressione di Israele. La Francia e la comunità internazionale non hanno fatto nulla per impedirlo» ha detto. «Il tempo del silenzio ebraico è passato. Affinché l’Onu riacquisti credibilità, Guterres deve sconfessare pubblicamente le parole antisemite dell’inviata speciale e licenziarla immediatamente» ha affermato Katz su X. Per Albanese, in realtà, il fatto che Israele le abbia vietato l’ingresso non è una notizia: «Ha negato l’ingresso a tutti i relatori speciali dal 2008 - ha spiegato - Ma questo non deve diventare una distrazione dalle loro atrocità a Gaza, arrivate ad un nuovo livello di orrore con il bombardamento nelle ‘aree sicure’ di Rafah».
Ed entrando nel merito delle parole contestate dallo Stato ebraico, ha precisato di aver «condannato fin dal primo momento i crimini di Hamas nei confronti dei civili israeliani, ma contesto fermamente che la loro origine principale sia l’antisemitismo. L’attacco di Hamas è stato commesso contro Israele come Stato occupante e d’apartheid, quindi una minaccia contestuale e non esistenziale». «Si noti bene - ha continuato - questa non è una giustificazione, ma una mera contestualizzazione».
I relatori speciali delle Nazioni Unite sono esperti indipendenti incaricati dal Consiglio per i diritti umani, e non parlano a nome dell’Onu. Infatti sulla richiesta di licenziamento avanzata da Tel Aviv, il portavoce di Guterres, Stephane Dujarric, ha ribadito che «il segretario generale non ha l’autorità di assumere i relatori speciali ne’ di licenziarli».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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