Kiev sfonda le difese di Mosca I blitz nel Mar Nero e in Crimea

Superata la linea Surovikin a Sud. Colpito il quartier generale della flotta russa, maxi-attacco hacker nella penisola occupata da Mosca

Kiev sfonda le difese di Mosca I blitz nel Mar Nero e in Crimea
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Sarebbe davvero clamoroso se Washington tagliasse i fondi a Kiev proprio ora, mentre l’Ucraina ottiene i risultati più significativi dall’inizio del conflitto. La mannaia dello shutdown Usa (la sospensione di attività non ritenute essenziali) pende sulla testa di Zelensky, che però ieri ha incassato sostegni militari dal Canada del primo ministro Justin Trudeau, ringraziato e a cui ha lanciato un appello: «Restate con noi fino alla vittoria». Almeno per settembre, e forse anche ottobre, la Casa Bianca riuscirà a mantenere gli impegni per regalare ossigeno alla controffensiva, nei mesi successivi dipenderà da accordi politici, dopo che i repubblicani si sono spaccati sull’ipotesi di finanziare ancora il conflitto. Washington ha annunciato comunque un nuovo pacchetto di armi pari a 325 milioni di dollari e che include sistemi di difesa anti-aerea e anti-carro, munizioni di artiglieria e a grappolo, un numero limitato di missili Atacms, dalla gittata di 460 km, e carri armati Abrams.

Kiev deve anche fare i conti, nell’affaire del grano, con le schermaglie diplomatiche della Polonia, l’alleato più vicino, il paese Nato confinante con il suo territorio e intransigente con l’invasore russo. Il primo ministro Mateusz Morawiecki ha affermato che non trasferirà «più armi all’Ucraina, perché ora dobbiamo difenderci». La Polonia teme ciò che resta della Wagner sul confine con la Bielorussia, ma anche le operazioni congiunte in programma tra Minsk e Mosca. Il Cremlino non arresta la sua corsa alle armi: la spesa per la difesa, fa sapere Bloomberg, costituirà il 6% del Pil russo nel 2024, rispetto al 3,9% nel 2023 e al 2,7% nel 2021. Segno, come sostiene il segretario generale della Nato Stoltenberg, che il conflitto potrebbe essere lontano da una soluzione.

Intanto, come accennato, Kiev sta ottenendo risultati sempre più sorprendenti a sud. I veicoli corazzati della 47esima brigata Magura, guidata dal maggiore Oleksandr Sak, operano oltre l’ultima delle tre linee difensive russe, la famigerata Cortina Surovikin, nell’oblast di Zaporizhzhia. I soldati della brigata, avvalendosi del lavoro degli sminatori, sono riusciti ad attraversare lo strato protetto dai denti di drago e combattono a ridosso di Verbove per creare una testa di ponte con vista su Tokmok e Melitopol. Via terra gli ucraini stanno facendo l’impossibile per avvicinarsi alla Crimea, che riescono a colpire con operazioni aeree. Almeno un missile di Kiev ieri ha danneggiato il quartier generale della flotta del Mar Nero nel porto di Sebastopoli. Il comandante dell’aeronautica, Mykola Oleshchuk, ha confermato su telegram il successo dell’operazione. «È il nostro antipasto offerto a Mosca. A Putin resta solo una possibilità: andarsene dalla Crimea».

La penisola ieri è stata anche colpita da un attacco informatico senza precedenti contro i fornitori di servizi Internet.
Un’altra «portata» è stata servita nel tardo pomeriggio sempre a Sebastopoli, ma Mosca non conferma. In questa fase il Cremlino teme i blitz ucraini, come spiega un dettagliato rapporto dell’MI6 britannico. «È molto probabile che la flotta russa del Mar Nero sia stata presa di mira pesantemente e che le esplosioni alla base aerea Chkalovsky costituiscano la preoccupazione più strategica. Sono state segnalate esplosioni nei siti logistici, nelle basi aeree e nei posti di comando russi in Crimea, a Krasnodar e vicino a Mosca».

Nella 576esima giornata di combattimenti, 15 persone sono rimaste ferite in raid missilistici a Kurakhove, nel Donetsk. In un assalto, nel Kherson, è morto un civile. A Kremenchuk (Dnepr) un razzo S-300 ha ucciso 2 persone.

Gli invasori hanno abbattuto 3 droni, due sul Mar Nero e uno su Tuapse, nel Krasnodar. Gli ucraini mantengono Andriivka e avanzano in tutte le direzione di Bakhmut e a Melitopol. Respinti con successo 11 attacchi russi nel Donetsk.

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