
Non ha dubbi il generale Frederick Hodges, ex comandante delle truppe statunitensi in Europa. "Il fatto che abbiamo reagito con jet F-22 e F-35 contro i droni dimostra che non siamo ancora preparati". Lo dichiara al quotidiano tedesco Bild soffermandosi sull'incursione dei droni russi in Polonia.
Il generale è convinto che quello in Polonia non sia stato "assolutamente un incidente, ma piuttosto una sorta di prova. I russi stanno testando le nostre difese. Stanno verificando la nostra velocità di reazione e l'efficacia dei nostri radar. E sì, si tratta di un test per vedere se saremmo davvero disposti a intervenire".
Per il generale statunitense la reazione della Nato è stata del tutto errata contro questo tipo di minaccia: "L'Ucraina ha a che fare ogni giorno con centinaia di droni. Non sprecherà un missile Patriot né un F-35 per abbattere un drone, quando è possibile abbatterlo con altre armi più semplici ed economiche. Inviare un F-35 quando viene lanciato un drone è un notevole spreco di risorse".
Per Hodges i russi non hanno "alcun rispetto per il presidente Trump e sanno che lui non farà nulla contro la Russia, indipendentemente da quello che farà Mosca". E questo incoraggerebbe un'escalation. Allo stesso tempo, per il generale anche gli Stati europei "hanno fallito" non essendo mai riusciti ad abbattere i droni russi che hanno violato lo spazio aereo della Nato negli ultimi anni.
Kellogg verso la Polonia durante le incursioni
Intanto si apprende che il generale Keith Kellogg, inviato speciale di Trump per l'Ucraina, era in viaggio verso la Polonia quando si è verificata l'incursione dei droni russi: lo riferisce la Cnn citando una fonte a conoscenza della sua missione. Kellogg, secondo un'altra fonte dell'emittente, dovrebbe continuare il viaggio verso l'Ucraina nei prossimi giorni.
Zelensky: "Contro la Russia molte dichiarazioni ma poche azioni concrete"
"Ci sono più che sufficienti dichiarazioni, ma c'è ancora carenza di azioni concrete. I russi stanno testando i limiti del possibile". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. "Purtroppo, al momento, la Russia non ha ricevuto una reazione dura dai leader mondiali a ciò che sta facendo: una reazione 'in azione", ha sottolineato. I russi "stanno testando la reazione.
Stanno registrando come operano le forze armate dei Paesi Nato, cosa possono e non possono ancora fare. Sono iniziate esercitazioni congiunte con i russi sul territorio della Bielorussia, e questo potrebbe far parte del piano di addestramento", ha affermato.