
Il Regno Unito è pronto a inviare truppe in Ucraina se, al termine del vertice in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin, la Russia accetterà di concordare un cessate-il-fuoco. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa britannico John Healey in un’intervista alla BBC, utilizzando l’espressione “put boots on the ground” – letteralmente “mettere gli stivali sul terreno” – per indicare lo schieramento di forze armate sul campo.
“Siamo pronti a far arrivare soldati britannici in Ucraina – ha affermato – non solo per rassicurare la popolazione, ma anche per garantire la sicurezza dei cieli e dei mari e rafforzare le capacità delle forze ucraine. La miglior deterrenza contro un ritorno dell’aggressione russa è un’Ucraina in grado di difendersi da sola”. Alla domanda su un’eventuale reazione di Londra se le truppe britanniche fossero attaccate, Healey ha evitato ipotesi dirette, precisando però che “esistono principi importanti” e che i militari “hanno il diritto di difendersi se colpiti”. Il ministro ha espresso l’auspicio che il summit in Alaska possa segnare “il primo passo verso negoziati seri” e un processo di pace duraturo.
Nella giornata di ieri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato a Londra per incontrare il primo ministro britannico Sir Keir Starmer. In un messaggio pubblicato su X, Zelensky ha sottolineato: “È ora di porre fine alla guerra e la Russia deve compiere i passi necessari. Contiamo sull’America. Siamo pronti, come sempre, a lavorare nel modo più produttivo possibile”. Guardando al vertice Trump–Putin, il leader ucraino ha ricordato che “la posta in gioco è alta” e ha auspicato che l’incontro apra “una strada concreta verso una pace giusta” in un formato trilaterale che includa Kiev, Washington e Mosca. Zelensky ha inoltre riferito di attendere un rapporto dai servizi di intelligence ucraini “sulle attuali intenzioni della parte russa” e sui preparativi in vista dell’appuntamento in Alaska.
Mercoledì, Starmer ha dichiarato che il vertice in Alaska potrebbe costituire “un percorso verso un cessate il fuoco”, ma ha avvertito che qualsiasi accordo dovrà rispettare l’integrità territoriale ucraina. “I confini internazionali non possono e non devono essere cambiati con la forza”, ha affermato, invitando gli alleati occidentali a mantenere alta la pressione su Mosca qualora fosse necessario.
Durante una call tra i Paesi disposti a contribuire alla sorveglianza di un eventuale accordo di pace – la cosiddetta “coalizione dei volenterosi” che comprende Francia e Regno Unito – Starmer ha ribadito che le garanzie di sicurezza devono essere parte integrante dell’intesa.