
Tutto pronto ad Anchorage per l'incontro tra Usa e Russia sul dossier Ucraino. Ma ci si siederà al tavolo delle trattative per le due parti oltre a Donald Trump e Vladimir Putin? Il presidente americano si è circondato soprattutto di fedelissimi, un magnate immobiliare, un ex gestore di fondi speculativi ma anche del diplomatico di punta degli Stati Uniti. Tra gli assenti spicca quella del vice presidente JD Vance. I nomi filtrati sono il riflesso della politica di Trump ovvero il premio a chi gli è più leale e non ai più esperti. Come ha notato il Guardian, molti a Kiev e in Europa, sono preoccupati che nel team americano non ci siano funzionari esperti di mondo russo con una reale influenza sulle scelte della Casa Bianca.
Il team di Trump
La delegazione americana, partita con il presidente sull'Air Force One, è composta da vari funzionari, tra questi il segretario di Stato Marco Rubio, quello al Tesoro Scott Bessent, quello al commercio Howard Lutnick, il direttore della Cia John Ratcliffe. Presente anche il capo dello staff della Casa Bianca, Susie They, ma anche il vicecapo gabinetto Dan Scavino e Robert Gabriel Jr., vicecapo della Sicurezza Nazionale. Nel team ci sarà anche inviato speciale Steve Witkoff, che il 6 agosto era a Mosca da Putin, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt e il ex commentatrice di Fox News e capo del protocollo Monica Crowley.
All'incontro potrebbero però esserci anche funzionari del Pentagono. Secondo delle fonti sentite dal Wall Street Journal il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il Generale Dan Caine, Presidente dello Stato Maggiore Congiunto dovrebbero prendere parte ai lavori del vertice. Sempre secondo il Journal dovrebbe esserci anche il Alexus Grynkewich, comandante dello United States European Command. Come comandante dell'USEUCOM, Grynkewich presiede anche il SACEUR, comando supremo alleato in Europa e il SHAPE, Comando supremo delle potenze alleate in Europa.
Il team di Putin
La delegazione russa, oltre a Putin, sarà composta da uomini fidati del presidente russo, esperti politici, strateghi finanziari e diplomatici di lungo corso che negli ultimi due decenni hanno plasmato con Putin la sua politica estera ed economica. Lo zar porta con se fedelissimi della vecchia guardia ma anche qualche mediatori finanziari, segno della volontà di portare la conversazione con Trump su binari non solo di guerra, ma lusingarlo con possibili accordi finanziari per portarlo a miti consigli sul dossier ucraino.
Nel team ci sono quindi una serie di ministri, come il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, il titolare della Difesa, Andrei Belousov, quello delle finanze Anton Siluanov. Presenti però anche altri consiglieri chiave del potere russo come il consigliere per la politica estera Yuri Ushakov e Kirill Dmitriev, capo del Russian Direct Investment Fund.