Il percorso per raggiungere un accordo di pace in Ucraina continua a rimanere complesso e intricato. Per il momento non sono stati fatti passi avanti concreti, al di là delle dichiarazioni delle parti sul piano Trump. Domani, l'inviato speciale della Casa Bianca Witkoff vedrà il presidente russo Vladimir Putin.
Intanto, l'ammiraglio italiano Cavo Dragone, il presidente del Comitato militare Nato, ha rivelato che l'Alleanza sta valutando di compiere cyberattacchi preventivi contro Mosca, per rispondere alle continue azioni di guerra ibrida. Non si è fatta attendere la risposta delle autorità della Federazione, che hanno descritto le parole dell'alto ufficiale come "irresponsabili".
Tajani: "Lega? Su Nato bisogna essere prudenti e cauti"
”La Lega? Bisogna sempre essere prudenti e cauti”. Quello che conta “non sono le dichiarazioni, ma è il lavoro”. Così il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando dal Transatlantic Award Gala Dinner organizzato a Milano dall'American Chamber of Commerce in Italy, la nota della Lega che aveva definito gli “attacchi preventivi” proposti in un’intervista al Financial Times dall'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, come pericolosi perché “alimentano l’escalation”.
Cremlino: "Conquistate Pokrovsk e Volchansk"
Le forze di Mosca hanno conquistato le città di Pokrovsk, nella regione ucraina di Donetsk, e di Volchansk, nel Kharkiv, secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo scrive l'agenzia Ria Novosti.
Casa Bianca: molto ottimisti su possibilità di accordo
L'Amministrazione Usa è "molto ottimista" sulla possibilità di un accordo di pace per l'Ucraina. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, sottolineando che i colloqui di ieri a Miami tra i negoziatori usa e i rappresentanti ucraini sono stati "ottimi".
Macron sente Trump: "Garanzie di sicurezza per Kiev centrali"
Il presidente francese Emmanuel Macron "ha parlato oggi pomeriggio con il presidente Trump della situazione in Ucraina. Ed ha riferito sulle discussioni che si sono svolte a Parigi durante la visita del presidente Zelensky": lo rendono noto fonti dell'Eliseo. Macron e Trump "hanno parlato delle condizioni di una pace forte e duratura in Ucraina e delle prossime tappe nel lavoro di mediazione che vede impegnati gli Usa. Il presidente della Repubblica - continuano le fonti - ha in particolare sottolineato la dimensione centrale delle garanzie di sicurezza necessarie per Kiev e la nostra determinazione a lavorarci con gli Stati Uniti".
Zaluzhny: "Armi nucleari in Ucraina sono alternativa a Nato"
Le garanzie di sicurezza di cui l'Ucraina ha bisogno come deterrente nei confronti della Russia, in caso di cessate il fuoco, dovrebbero prevedere - in alternativa all'ingresso alla Nato, a cui Mosca è radicalmente ostile - il dislocamento di "armi atomiche" nel Paese o lo schieramento di un contingente militare alleato di pace in grado di scoraggiare ipotetici nuovi "piani d'attacco" futuri da est. Parola del generale Valery Zaluzhny, ex comandante in capo delle forze armate ucraine, esaltato in patria come un 'eroe di guerrà nelle prime fasi del conflitto. Esautorato da Volodymyr Zelensky nel febbraio del 2024 e trasferito a Londra come ambasciatore nel Regno Unito, Zaluzhny è ricomparso sulla scena pubblica in un momento cruciale segnato dal tentativo di rilancio dei negoziati con il Cremlino da parte dell'amministrazione Usa di Donald Trump: dando ossigeno alle voci che lo vorrebbero in corsa come potenziale concorrente futuro alla leadership del suo Paese al posto del presidente attuale. Lo ha fatto con un raro articolo pubblicato a sua firma nel weekend dal giornale britannico Daily Telegraph e, poi, con un altro intervento sul sito ucraino Liga.net. Scritti nei quali ha detto la sua sia sui negoziati (mostrandosi inquieto), sia sul futuro politico dell'Ucraina (invocando "riforme" radicali).
Sul primo punto, Zaluzhny ha rimarcato come il suo Paese sia "in una situazione estremamente difficile", avvertendo che "una pace affrettata" in questo frangente "condurrebbe solo a una sconfitta devastante e alla perdita dell'indipendenza". Ma ha pure ammesso che "una chiara vittoria" rappresenta "una rara eccezione" della storia fra gli epiloghi possibili di ogni guerra; lasciando intendere che al momento una vera sconfitta di Mosca (per la quale a suo dire sarebbe necessario il totale "collasso dell'impero russo") non sia realisticamente a portata di mano. Di qui l'esigenza di puntare al massimo a una sorta di tregua, accompagnata da garanzie di sicurezza come quelle inizialmente descritte. Periodo durante il quale l'Ucraina dovrebbe "guadagnare tempo" realizzando un cambiamento politico fondato su "riforme ad ampio raggio", sulla lotta alla corruzione, sulla ricostruzione, sulla crescita economica e sul rientro in patria di parte di quella diaspora che ha dimezzato negli ultimi anni la popolazione nazionale, ha proseguito l'ex comandante: arrivando ad abbozzare quasi un suo programma di governo. Non senza evocare la centralità delle spese per la difesa e accusare indirettamente Zelensky di aver lasciato "nel 2021 all'esercito risorse persino inferiori rispetto all'anno prima. Con il risultato di esporre i nostri militari all'inizio dell'invasione su vasta scala del 2022 in un contesto di penuria generalizzata, di uomini e di armi"
Lega contro Cavo Dragone: "Serve responsabilità, non provocazioni"
"Mentre Usa, Ucraina e Russia cercano una mediazione, gettare benzina sul fuoco con toni bellici o evocando 'attacchi preventivì significa alimentare l’escalation. Non avvicina la fine del conflitto: la allontana. Serve responsabilità, non provocazioni". Lo scrive la Lega sui social commentando l'intervista al 'Financial Times' dell'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, responsabile del Comitato Militare della Nato.
Meloni: "Mosca dia un contributo fattivo ai negoziati"
"Alla vigilia degli incontri tra l'Inviato speciale del Presidente Trump e le autorità russe", la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha "auspicato che Mosca offra a sua volta un fattivo contributo al processo negoziale". Lo riferisce la nota di Palazzo Chigi sulla conversazione con il presidente dell'Ucraina Voldymyr Zelensky e altri leader europei, "per fare il punto dopo gli incontri di ieri in Florida tra le delegazioni statunitense e ucraina sul percorso di pace in Ucraina".
Macron: "Rinforzeremo sanzioni contro Mosca"
"Abbiamo approvato il 19° pacchetto di sanzioni e stiamo preparando il 20°. Gli Stati Uniti hanno aderito a quest'ultimo, il che rappresenta una novità. Dall'inizio della guerra, la pressione non è mai stata così elevata". Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron parlando in conferenza stampa al fianco del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all'Eliseo. "Nelle prossime settimane, le sanzioni aumenteranno in modo che la Russia non abbia più i mezzi per continuare questa guerra", ha aggiunto.
Meloni: "Convergenza Usa-Europa importante per pace in Ucraina"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni "ha partecipato oggi pomeriggio a una conversazione telefonica con il Presidente Zelensky e altri leader europei, per fare il punto dopo gli incontri di ieri in Florida tra le delegazioni statunitense e ucraina sul percorso di pace in Ucraina". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi spiegando che la premier "ha commentato con gli altri leader, i risultati di questa nuova fase del negoziato, sottolineando l'approccio costruttivo sempre dimostrato dal Presidente Zelensky. Ha inoltre ribadito l'importanza della convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti quale fondamento per il raggiungimento di una pace giusta e duratura".
Zelensky: "Offensiva russa in corso non ha avuto successo"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato "un'avanzata dell'esercito russo", ma ha aggiunto che "l'offensiva in corso che non ha avuto successo". "I combattimenti sono molto duri. Il costo umano della guerra è terribile", ha dichiarato nella conferenza stampa all'Eliseo. "La Russia ha subito pesanti perdite a ottobre. Il problema con i russi è che non vogliono fermarsi nonostante le perdite", ha sottolineato Zelensky.
Zelensky: "Concludiamo questa guerra in modo degno"
"Stiamo cercando di porre fine a questa guerra con tutte le nostre forze e di porre fine a questa guerra in modo degno". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando in conferenza stampa al fianco del presidente francese Emmanuel Macron all'Eliseo, chiedendo in particolare "solide" garanzie di sicurezza. "La Russia deve porre fine a questa guerra che ha iniziato, è la sua guerra e spetta a lei mettere fine", ha spiegato, ribadendo la necessità di "preservare l'indipendenza dell'Ucraina".
"Il nostro interesse comune è vivere senza questa guerra, che la Russia ha iniziato e continua. I colloqui continueranno in questa direzione. La Russia ha infranto le sue promesse così tante volte, attacca l'Ucraina ogni giorno", ha aggiunto Zelensky.
Macron: "Russia non ha dato segni di volere la pace"
"Mentre parliamo di pace, la Russia continua a uccidere e distruggere. Questo è un insulto al diritto e un ostacolo alla pace. La Russia non ha dato alcun segnale di volere la pace". Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron parlando in conferenza stampa al fianco del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all'Eliseo.
Von der Leyen: "Progressi su uso asset russi, proposta questa settimana"
"Stiamo avanzando nel nostro lavoro per soddisfare le esigenze finanziarie dell'Ucraina. Abbiamo fatto buoni progressi e prevediamo di presentare le nostre proposte legali questa settimana. Ci stiamo anche coordinando strettamente con i nostri partner nella Coalizione dei Volenterosi. Stiamo potenziando la capacità di difesa dell'Ucraina come parte della nostra capacità di difesa". Lo scrive sui social la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo i colloqui con Volodymyr Zelensky, Emmanuel Macron e gli altri leader europei.
Tusk: "Ue deve rendersi completamente indipendente da energia russa"
"È davvero notevole constatare questa piena convergenza, sia riguardo alla posizione dell’intera Europa di fronte alla guerra, sia sulla nostra totale disponibilità a continuare il sostegno all’Ucraina nella sua difesa contro la Russia. Un segnale di questo cambiamento radicale è la nostra attuale politica energetica comune. Oggi abbiamo sul tavolo una dichiarazione che accompagna queste consultazioni intergovernative, e in questo documento Germania e Polonia parlano la stessa lingua: la necessità di renderci completamente indipendenti – Polonia, Europa e Germania – dalle forniture energetiche russe". Lo ha detto il premier polacco, Donald Tusk, in conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, a Berlino. "Fino a pochi anni fa, questo sarebbe stato impensabile, e non devo certo ricordarlo qui a Berlino. Quando parlavamo dei rischi legati a investimenti come Nord Stream o della dipendenza dal gas russo, spesso avevo la sensazione di essere isolato in Europa. Oggi, invece, ricevo il massimo sostegno da parte del cancelliere tedesco su questa linea dura in materia di politica energetica. È un segno importante dei tempi. Grazie a questo cambiamento, l’indipendenza di Polonia ed Europa dalle forniture russe sta diventando una realtà e non più soltanto una richiesta polacca", ha aggiunto Tusk.
Zelensky e Macron sentono Meloni e altri leader Ue
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, ha partecipato a una videoconferenza con il presidente francese, Emmanuel Macron, e con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Zelensky ha fatto visita a Macron oggi a Parigi. Secondo quanto riferito dell'Eliseo, Macron e Zelensky, hanno parlato con diversi leader europei, e avuto uno scambio di opinioni con i negoziatori di Usa e Ucraina, cioè Steve Witkoff e Rustem Umerov.
Merz: "Germania, Italia e partner Ue difendono unità Europa"
La Germania, insieme all’Italia e agli altri principali partner dell’Unione europea, intende impedire qualsiasi tentativo di dividere l’Europa mentre prosegue l’aggressione russa contro l’Ucraina. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz durante la conferenza stampa a Berlino con il premier polacco Donald Tusk. “Nessuna decisione sull’Ucraina e sull’Europa senza gli ucraini e senza gli europei; nessuna pace imposta sopra la testa dell’Ucraina; nessuna debolezza o divisione dell’Unione europea e della Nato”, ha affermato Merz, ribadendo il principio concordato nei colloqui con Kiev, con Washington e con i partner europei. Il cancelliere ha avvertito che “in Ucraina è in gioco anche l’unità dell’Europa”. Merz ha poi sottolineato la responsabilità condivisa "con Francia, Regno Unito, Italia e altri Stati membri affinché nulla e nessuno riesca a dividere gli europei”. “È una responsabilità che intendiamo assumerci pienamente”, ha aggiunto.
Mosca: da Nato passo irresponsabile, tentativo di minare sforzi pace
"Riteniamo che la dichiarazione su possibili attacchi preventivi contro la Russia" in un'intervista al Financial Times di Giovanni Cavo Dragone, responsabile del Comitato Militare della Nato, "sia un passo estremamente irresponsabile, che dimostra la volontà dell'Alleanza di continuare l'escalation. La consideriamo un tentativo deliberato di minare gli sforzi volti a risolvere la crisi ucraina. Chi rilascia dichiarazioni di questo tipo deve essere consapevole dei rischi e delle potenziali conseguenze che ne derivano, anche per gli stessi membri dell'Alleanza". Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "La Nato non ha mai nascosto i suoi veri obiettivi e le sue intenzioni. Eppure la leadership del blocco ha la decenza di accusare la Russia di 'retorica nucleare bellicosà, intimidazioni e i famigerati attacchi ibridi, senza alcuna prova del nostro coinvolgimento", prosegue Zakharova, secondo cui "sullo sfondo dell'isteria anti-russa fomentata dall'alleanza e dell'allarmismo sull'attacco imminente della Russia a Paesi membri del blocco, tali dichiarazioni non solo aggiungono benzina sul fuoco, ma infiammano seriamente il confronto già esistente". "Bruxelles ama ripetere il mantra sulla natura 'puramente difensivà dell'Alleanza. Le rivelazioni autoincriminanti di G. Cavo Dragone sui 'colpi preventivì mettono fine a questa mitologia", conclude la portavoce.
Attacco russo su Dnipro, 4 morti e 22 feriti
È di almeno 4 morti e 22 feriti in Ucraina il bilancio di un attacco russo che ha colpito la città di Dnipro. Lo riferiscono le autorità locali. Il servizio d'emergenza ha dichiarato che le operazioni di soccorso sul posto vanno avanti. Secondo quanto riferito dall'amministrazione regionale, ci sono stati danni a infrastrutture civili e un incendio è scoppiato in un edificio residenziale di 5 piani.
Berlino: posizione negoziale di Kiev non indebolita da casi di corruzione
"Non riteniamo che la posizione del governo ucraino sia indebolita". Lo ha dichiarato il portavoce del governo tedesco, Stefan Kornelius, in conferenza stampa, in merito ai casi di corruzione in Ucraina. Il portavoce ha sottolineato che il governo ucraino si trova attualmente negli Stati Uniti con una delegazione negoziale e sta discutendo con il governo statunitense. "Ci aspettiamo che questa forma di diplomazia 'navettà continui per un certo periodo e anche noi vi contribuiremo", ha spiegato Kornelius, aggiungendo di essere costantemente informati sull'andamento dei negoziati e di essere in stretto contatto con il governo ucraino. Il Cancelliere terrà probabilmente altri colloqui a vari livelli nel corso della giornata, ha affermato ancora il portavoce. "La lotta alla corruzione e l’indagine su eventuali casi sono elementi centrali nella cooperazione del governo tedesco con tutti gli Stati, ma in particolare con quelli impegnati in un percorso di avvicinamento all’Unione europea. La Germania lo ha sempre chiarito, e ciò vale esplicitamente anche per l’Ucraina. Per questo sosteniamo l’Ucraina nei suoi processi di riforma. Sono già stati compiuti passi significativi nella lotta alla corruzione", ha aggiunto la portavoce del ministero degli Esteri, Kathrin Deschauer, sottolineando che "sono particolarmente importanti le attività delle autorità anticorruzione insieme ad altre istituzioni. Il ministro degli Esteri attribuisce grande importanza al loro lavoro e, durante la sua ultima visita in Ucraina, ha incontrato rappresentanti di queste autorità ed è in stretto contatto con loro. Il fatto che ora siano in corso indagini per far luce su casi di corruzione sottolinea l’importanza di istituzioni indipendenti e del loro lavoro. La nostra aspettativa, naturalmente, è che tutte le accuse vengano chiarite in modo completo", ha affermato la portavoce.
Zelensky arrivato all'Eliseo, accolto da Macron con un abbraccio
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato all'Eliseo a Parigi. È stato accolto dal presidente francese Emmanuel Macron con un caloroso abbraccio nel cortile dell'Eliseo e poi i due sono entrati nel palazzo per un incontro bilaterale.
Cremlino: domani incontro Putin-Wifkoff
L'incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e l'inviato Usa Steve Witkoff in Russia è in programma per domani nel pomeriggio locale. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riportano le agenzie di stampa russe. "Sì, effettivamente è previsto un incontro con Whitkoff per domani", ha detto Peskov, aggiungendo che "il presidente terrà oggi anche diversi incontri privati in preparazione dei contatti russo-americani di domani".
Kiev: Russia ha perso oltre un milione di soldati da inizio guerra
Nell'ultima giornata sono morti 1.060 soldati delle forze russe impegnati in combattimento nella guerra contro l'Ucraina, il che porta il totale dal 24 febbraio del 2022 a oltre un milione di morti tra le fila russe, precisamente 1.173.920. È quanto sostiene lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, citato dalla testata Ukrinform.
Media: Kiev spinge per incontro Trump-Zelensky
L'Ucraina spinge per un incontro diretto fra Volodymyr Zelensky e Donald Trump. Lo riporta Rbc-Ukraine, citando una fonte informata, che sottolinea che dopo l'incontro fra le delegazioni ucraina e Usa in Florida del 30 novembre non è stato ancora deciso dove e quando si terrà il prossimo round di negoziati ma che i contatti di lavoro fra Kiev e Washington continuano.
"I contatti di lavoro continuano anche tra un incontro e l'altro. In altre parole, il fatto che ci siamo incontrati a Ginevra e ora in Florida non significa che nel frattempo non ci siano stati contatti di lavoro. Sono in corso", ha precisato la fonte citata da Rbc-Ukraine. E ancora: "Vogliamo trasmettere che per noi è importante non solo incontrarci per ratificare l'accordo. Ci sono alcune cose che il presidente dell'Ucraina ritiene necessario discutere con la sua controparte americana. Speriamo che questa opinione venga ascoltata".
Crosetto: "Russia sa bene cosa Kiev non può cedere"
"Noi dobbiamo ricordare che da 1.300 giorni muoiono in guerra tra i 1.200 e i 1.500 russi e ucraini ogni giorno. Per questo tutti noi non possiamo che volerne la fine immediata. Tutto l’Occidente, tutto il mondo ormai vuole una pace, una tregua, sta alla Russia arrivare alle condizioni perché questo ci sia. La Russia sa quali sono le linee rosse che non si può chiedere all’Ucraina di superare. Putin le conosce perfettamente. E sa benissimo cosa l’Ucraina non può cedere". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in una intervista rilasciata al Corriere della Sera. "L’Ucraina ha perso prima la Crimea, adesso tre province, e la prossima volta? Bisogna avere la certezza che questa sia l’ultima volta che la Russia prova a distruggere l’Ucraina. Ci stiamo lavorando tutti. Però per la fine bisogna essere in due, per volere la pace bisogna essere in due - ha aggiunto - Il piano Trump può funzionare? Ho sentito molte critiche, io stesso ne ho fatte. Il tema è che si inizia sempre da qualcosa. Quindi la parte buona è che qualcuno abbia deciso di provare a discutere su una proposta. Ora va cambiata, va resa accettabile da parte dell’Ucraina in primis. Ma dobbiamo farlo a tutti i costi. Come la pace a Gaza".
Media: colloqui Miami incentrati su definizione confini
I negoziati di domenica a Miami tra Stati Uniti e Ucraina si sono concentrati sulla definizione del nuovo confine con la Russia sulla base di un accordo di pace. Lo hanno dichiarato ad Axios due funzionari ucraini, che hanno definito il vertice - durato cinque ore - "difficile e intenso" ma produttivo. Secondo Axios "gli Stati Uniti vogliono che l'Ucraina ceda il controllo dell'intera regione" del Donbass per convincere Vladimir Putin a firmare l'accordo di pace.