Il maggiore Oleksandr Sak ha appena 26 anni, ed è considerato l’enfant prodige dell’esercito di Kiev. La sua 47ª brigata «Magura» ieri è entrata con carri armati Bradley nel villaggio di Robotyne, testa di ponte che conduce a Melitopol. Sak ha perso parecchi uomini, soprattutto genieri, che hanno dato la vita nello sminare a mani nude il territorio fortificato dai russi. In serata la «Magura» ha evacuato i civili, per proseguire la marcia con vista sulla Crimea. Che qualcosa si stia sbloccando a Sud lo confermano persino gli analisti russi che parlano di «evidenti carenze di attrezzature», di «morale basso» e di «diserzioni». Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Sullivan ha commentato i successi nelle aree meridionali, «la controffensiva non è a un punto morto».
A Est invece traballa e ieri sono morti 240 soldati. I civili continuano a essere evacuati da Kupiansk, vicino alla linea del fronte. Le forze russe sono a 12 km dalla città che era stata riconquistata a settembre.
«L’obiettivo del nemico è distrarre le nostre forze dall’offensiva di successo a Bakhmut», rivela la viceministra della Difesa Malyar. Nel Donbass servirebbe più forza di fuoco per ottenere l’arretramento degli invasori. Ecco quindi che si torna a parlare di armi occidentali e di F-16, ma anche di corruzione, visto che oltre 200 centri di arruolamento militare sono stati perquisiti per sradicare un sistema che consentiva ai coscritti di fuggire dall’esercito. Per quanto riguarda gli aerei, la Grecia parteciperà all’addestramento dei piloti. Il Pentagono è pronto ad affiancare i centri di formazione europei, mentre 8 piloti hanno iniziato l’addestramento nella base danese di Skrydstrup. Il ministro della Difesa Reznikov sottolinea: «Riceveremo i primi F-16 tra 6-7 mesi», ma Zelensky corregge il tiro: «Ci rinforzeremo presto». Tant’è che Kiev sta negoziando con la Francia missili a lungo raggio e di difesa antiaerea. Per sfondare nel Donbass si fa appello alla Germania. Il ministro degli Esteri tedesco Baerbock spiega che i funzionari ucraini hanno chiesto attrezzature «per consentire alle truppe di attraversare in sicurezza territori minati». Un migliaio di caricatori portatili per lo sminamento a distanza sono in arrivo dall’Olanda.
Nella 545ª giornata di combattimenti i russi hanno attaccato Zaporizhzhia con droni, provocando una vittima tra i civili. Due velivoli senza piloti ucraini si sono schiantati nel Mar Nero. Altri due abbattuti a Bryansk, dove un gruppo di «sabotatori» ucraini ha tentato di violare il confine russo.
Quello dei droni è un problema serio per Mosca, soprattutto dopo che sabato i velivoli kamikaze hanno violato la base aerea russa Soltsky-2 (Novgorod), distruggendo un bombardiere «Tu-22M3 Backfire».
Per l’MI6 britannico, il Cremlino avrebbe difficoltà nel proteggere lo spazio aereo: i droni ucraini hanno una limitata autonomia e quindi decollano dal territorio russo. Dal cielo al mare, dove gli invasori hanno schierato altre due navi e un sottomarino lanciamissili portando a 11 il numero di imbarcazioni dotate di Kalibr.
L’altra sera un caccia Su-30 ha distrutto una nave da ricognizione di Kiev nel Mar Nero.
Mosca inoltre ha affondato a Est dell’Isola dei Serpenti un’imbarcazione prodotta dalla Willard Sea Force statunitense.
Nel Kherson una donna è morta nei bombardamenti a Komyshany, un’altra ferita a Kharkiv. A Kryvyi Rih i russi hanno lanciato un attacco missilistico con Iskander.
Colpi di mortaio e granate hanno investito 4 persone a Seredyna Buda (Sumy). La Russia sta ricorrendo all’affondamento dei traghetti nello stretto di Kerch per proteggere il ponte di Crimea. Il generale Surovikin è stato sollevato dall’incarico di comandante delle forze aerospaziali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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