Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato a bordo dell’Air Force One che non intende “perdere tempo” con un incontro con il presidente russo Vladimir Putin finché non si potrà avere la “certezza” di un accordo di pace.
“Non voglio un incontro sprecato. Non voglio perdere tempo”
Secondo Bloomberg, il leader americano avrebbe detto: “Non voglio un incontro sprecato. Non voglio perdere tempo”. Trump ha, inoltre, confermato che solleverà il tema ucraino durante il prossimo incontro con Xi Jinping. “Anche Xi vuole che questa guerra finisca”, ha detto il presidente americano. “Le nostre sanzioni contro la Russia sono forti, ma serve l’aiuto di Pechino”. Il presidente russo, intanto, ha minimizzato l’impatto delle sanzioni occidentali, definendole “inefficaci”. “Non credo abbia ragione – ha replicato Trump – ma vedremo cosa succede”.
Intanto, un'inchiesta del portale ucraino Kyiv Independent sostiene che ufficiali russi di alto rango gestiscono programmi di addestramento militare per bambini ucraini dei territori occupati attraverso il Centro Guerriero per l'Educazione Militare e Patriottica, una rete creata nel 2022 per ordine di Putin. Il centro collocherebbe gli adolescenti in campi di addestramento militare chiamati "Tempo dei Giovani Eroi", uno dei quali mira esplicitamente a preparare i giovani al servizio nelle forze armate russe.
Nuova ondata di bombardamenti russi
Questa presa di posizione arriva in una giornata segnata da una nuova ondata di bombardamenti russi in Ucraina, che ha confermato quanto la pace resti ancora un traguardo lontano mentre la guerra continua a devastare il Paese. Nella notte, le forze russe hanno intensificato gli attacchi aerei su Kiev e su altre città ucraine. A Kiev almeno sei persone sono morte, tra cui due bambini, e più di dieci sono rimaste ferite in seguito a un bombardamento che ha coinvolto missili e droni. Le esplosioni hanno causato incendi diffusi, danneggiando abitazioni, scuole e infrastrutture civili. Le autorità locali hanno riferito che parte dei missili e dei droni è stata abbattuta, ma numerosi ordigni hanno colpito obiettivi strategici, tra cui depositi energetici e linee ferroviarie.
Secondo l’Aeronautica ucraina, la Russia ha lanciato nove missili balistici Iskander-M dalle regioni di Rostov e Kursk e 62 droni Shahed, sia d’attacco sia diversivi. “La Russia sta tentando di provocare una catastrofe umanitaria”, ha denunciato la premier ucraina Yulia Svyridenko. “Famiglie costrette nei rifugi, bambini svegliati da esplosioni e case in fiamme: è terrorismo deliberato contro la popolazione civile”. Zelensky ha ribadito la necessità di rafforzare la difesa aerea: “È proprio per fermare questo orrore che chiediamo i Patriot”, ha scritto su X. “L’America, l’Europa e i Paesi del G7 possono fare la differenza salvando vite umane”. Il leader ucraino ha poi annunciato un accordo “storico” con la Svezia per la fornitura di 150 caccia Gripen. “Un passo decisivo per la sicurezza dei nostri cieli”, ha dichiarato Zelensky.
Attacchi simultanei hanno colpito anche le regioni di Dnipropetrovs’k, Kharkiv e Sumy. In particolare, a Kharkiv le esplosioni sono durate quasi un’ora durante la notte, provocando blackout diffusi e gravi danni a un impianto elettrico. Le difese ucraine hanno dichiarato di aver intercettato circa cinquanta droni su più di sessanta e quattro missili su nove, ma l’impatto sulle infrastrutture resta pesante.
L'inverno ucraino e l'attacco alle reti energetiche
L’intensificarsi degli attacchi sembra puntare a indebolire la capacità del Paese di affrontare l’inverno, colpendo le reti energetiche e civili. È una strategia di pressione che mira non solo agli obiettivi militari ma anche alla popolazione, costringendo Kiev a spendere risorse preziose nella difesa aerea e nella ricostruzione delle strutture essenziali. Per l’Ucraina, gli effetti sono drammatici: blackout, mancanza di acqua e riscaldamento in diverse città, evacuazioni di civili e un numero crescente di vittime.
Sul campo, le Forze Armate ucraine hanno annunciato la riconquista del villaggio di Torske, nella regione di Donetsk, “dove oltre cento occupanti russi sono stati eliminati e alcuni
catturati”. Dall’altra parte del confine, la Russia accusa Kiev di aver danneggiato la diga del bacino idrico di Belgorod, con il rischio di allagamenti che potrebbero colpire un migliaio di residenti.