Razzi e sirene nel centro di Israele: così Hamas risponde all'offensiva delle Idf

Le sirene nelle scorse ore sono state attivate anche a Tel Aviv e nella parte centrale del Paese. Così Hamas torna a colpire il centro e sud di Israele

Razzi e sirene nel centro di Israele: così Hamas risponde all'offensiva delle Idf
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Hamas è ancora nella possibilità di colpire Israele con il lancio di missili dalla Striscia di Gaza. A testimoniarlo sono le sirene di allarme aereo che in questa mattinata di lunedì sono state attivate nel sud del Paese, così come nella parte centrale. Sotto tiro la stessa Tel Aviv, come testimoniato da un inviato dell'Ansa presente in città. L'ultima volta che le allerte erano state attivate in Israele risaliva a venerdì scorso. Dopo alcuni giorni di tregua dunque, Hamas è tornata a lanciare razzi e a mostrare di essere in grado di passare all'azione nonostante le operazioni dell'Idf dentro la Striscia.

Le sirene aree attivate a Tel Aviv e nel sud di Israele

Il fine settimana passato senza allarmi per la popolazione sembrava in qualche modo poter confermare il ridimensionamento dell'arsenale di Hamas o, quanto meno, il ridimensionamento delle possibilità di attacco. Si è trattato però di una flebile illusione. Lo hanno capito in primo luogo i cittadini delle localià a ridosso della Striscia di Gaza.

Nel cuore della mattinata di lunedì infatti, le sirene hanno preso il sopravvento nella quotidianità delle città israeliane più vicine al fronte. In migliaia si sono così riversati nei rifugi, ricavati a volte dentro le abitazioni private oppure all'interno di edifici pubblici. Un "rituale" a cui molti oramai sono abituati ma che non manca di causare timori nelle comunità coinvolte.

Le sirene però non sono state avvertite solo nel sud di Israele. Anche a Tel Aviv infatti la gente ha dovuto interrompere le attività per cercare riparo. Testimoni sui social affermano di aver distintamente avvertito, subito dopo il suono dell'allarme, diverse esplosioni sui cieli della più grande città israeliana. Segno dell'attivazione dei sistemi anti aerei Iron Dome, i cui ordigni hanno intercettato diversi missili sparati da Gaza. Segno di come Hamas ha a sua disposizione razzi capaci di colpire a distanza di diversi chilometri dalla Striscia.

La risposta di Hamas alle offensive di terra

Il motivo dell'odierno lancio di missili è da attribuire a una risposta del movimento palestinese alle azioni israeliane a Gaza. In particolare, Hamas ha come obiettivo principale quello di dimostrare di non essere stata ancora sconfitta. E questo nonostante l'ingresso dell'Idf in quasi tutte le aree del nord della Striscia e in molti quartieri di Khan Younis, roccaforte di Hamas nella regione a sud di Gaza City.

I combattenti del gruppo terrorista vogliono quindi far vedere come l'avanzata in profondità delle truppe israeliane non abbia al momento pregiudicato le capacità offensive.

E che dunque al momento molte basi di Hamas o di altri gruppi attivi nella Striscia, come la Jihad Islamica, sono nelle condizioni di lanciare missili verso Israele. Una sfida quindi che non appare solo militare, ma anche mediatica e politica.

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