
Stava pranzando con altri commilitoni nella caserma di Desna (Chernikiv), dove vengono addestrati i volontari stranieri, quando un missile ha colpito la mensa, uccidendolo assieme ad altri nove commilitoni. È morto così il 14 luglio Artyom Naliato ( nella foto ), 21 anni compiuti il 1° giugno, nato in Ucraina, ma adottato da quando aveva 9 anni da una famiglia di Tribano, 4mila abitanti in provincia di Padova.
Artyom lavorava come addetto alla sicurezza per un’azienda vicentina, ma le notizie che arrivavano da Kiev l’avevano toccato nel profondo dell’animo. «Voglio combattere per la mia gente», confidava ai genitori. Fino alla decisione, nel maggio 2022, di recarsi una prima volta in Ucraina, rimanendo nel cuore del conflitto per circa tre mesi, anche per tentare di cercare suo fratello, impegnato tra le truppe del generale Syrskyj. Sui social, ora chiusi alla navigazione, Artyom pubblicava spesso foto di armi, mimetiche, elmetti, con un chiaro riferimento a ciò che avrebbe messo in pratica. Il suo ultimo messaggio è un sogno spazzato via dalla crudeltà della guerra: tornare in Italia entro il 17 agosto per il compleanno della sorella Giada. Con la scomparsa di Artyom sale a otto il numero degli italiani che hanno perso la vita dall’inizio dell’Operazione speciale, ma la Russia sostiene che addirittura 33 nostri connazionali sarebbero stati trucidati sul campo dal febbraio 2022.
Nel 1.246° giorno di ostilità tengono banco, a colloqui di Istanbul in corso, le esercitazioni di cielo e di mare dell’esercito di Mosca. Bombardieri strategici Tu-95MS hanno effettuato voli sulle acque internazionali del Mare di Bering, tra la Russia e gli Stati Uniti. Mentre la marina ha dato inizio a «Tempesta di luglio», un’esercitazione in grande stile nelle acque dell’oceano Pacifico, dell’Artico, del mar Baltico e del mar Caspio. È di 4 civili uccisi e di altri 30 feriti, fra i quali 4 bambini, il bilancio dell’attacco sferrato da Mosca con 72 droni. I velivoli kamikaze hanno colpito le regioni di Sumy, Kherson e Donetsk, mentre sono stati ben 456 i raid aerei sulla regione di Zaporizhzhia. Gli Uav ucraini hanno provocato 3 feriti nel Rostov. Zelensky ha annunciato la perdita, martedì, del primo jet da combattimento francese Mirage 2000 in dotazione all’Ucraina, precipitato durante una missione nei pressi di Lutsk.
Il ministero della Difesa russo ha reso noto che le sue truppe sono entrate nel villaggio di Varachino (Sumy), avvicinandosi ulteriormente al capoluogo dell’oblast. Potrebbero essere 17 i sistemi Patriot che l’Europa recapiterà a Kiev. In cambio l’Occidente, lo sostiene la Casa Bianca, riceverà in via prioritaria nuove batterie entro pochi mesi.