
I "continui" tentativi dell'Occidente di coinvolgere Kiev nella Nato sono una delle cause principali all'origine del conflitto in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin, parlando al vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco) di Tianjin, ha aggiunto "che la crisi è nata in gran parte a causa del colpo di Stato a Kiev del 2014, provocato dall'Occidente".
La seconda causa, invece, "sono i continui tentativi dell'Occidente di coinvolgere l'Ucraina nella Nato. Come abbiamo ripetutamente sottolineato - ha sottolineato - ciò rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza della Russia".Von der Leyen: "L'Ue prepara roadmap per le truppe uin Ucraina"
Gli Stati membri Ue stanno mettendo a punto "piani piuttosto precisi" per i possibili dispiegamenti militari in Ucraina come parte delle garanzie di sicurezza post-conflitto, con il sostegno delle capacità statunitensi. "Le garanzie di sicurezza sono fondamentali e assolutamente cruciali. Abbiamo una roadmap chiara e abbiamo raggiunto un accordo alla Casa Bianca: questo lavoro sta procedendo molto bene", ha assicurato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un'intervista al Financial Times, in tour negli Stati dell'Europa orientale confinanti con la Russia. Le capitali stanno lavorando a piani per uno schieramento "di truppe multinazionali e il sostegno degli americani", ha spiegato la politica tedesca secondo cui il presidente Usa "Trump ci ha rassicurato che ci sarà una presenza americana come parte del sostegno".
Von der Leyen: valutiamo ulteriore uso asset russi congelati
"Una cosa è molto chiara: la Russia, il predatore, deve essere ritenuta responsabile per ciò che ha fatto e deve pagare, deve pagare per i danni e per l'aggressione. Questo deve essere il principio. E quindi stiamo valutando un ulteriore utilizzo dei profitti inattesi che sono stati immobilizzati". Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa in Lituania con il presidente Gitanas Nauseda."Accogliamo con favore la proposta lituana in generale" della confisca dei beni. "Quello che stiamo facendo in questo momento - aggiunge - è prelevare i profitti inattesi derivanti dalle risorse mobilitate e incanalarli direttamente in Ucraina, per questioni di difesa o di ricostruzione. Finora, 3,7 miliardi di euro sono stati generati da profitti inattesi e altri ne arriveranno regolarmente, ma stiamo anche riflettendo sui prossimi passi e sul miglior utilizzo di queste risorse".
Vertice leader europei con Zelensky a Parigi giovedì
Su invito del presidente francese Emmanuel Macron, i principali politici europei si incontreranno giovedì a Parigi per colloqui sull'Ucraina. Lo riporta il Financial Times, citando tre diplomatici. Tra i partecipanti ci sono il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro britannico Keir Starmer, il segretario generale della Nato Mark Rutte e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Secondo i media ucraini, sarà presente anche il presidente ucraino, Voldymyr Zelensky. Il deputato ucraino Oleksiy Honcharenko ha affermato che i leader europei della "coalizione dei volenterosi" si riuniranno a Parigi il 4 settembre. E "anche Zelensky ci andrà". "Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non sarà a Parigi, ma si prevede che i leader europei e Zelensky avranno una conversazione telefonica con lui in seguito", ha scritto Honcharenko.
Putin a Erdogan: "Grati per gli sforzi diplomatici"
"Siamo grati agli amici turchi per il significativo contributo agli sforzi politico-diplomatici per la risoluzione della crisi ucraina". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin incontrando stamane a Tianjin il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Putin, citato dal Cremlino, ha ricordato che a partire da maggio si sono svolte tre tornate di trattative a Istanbul tra delegazioni russa e ucraina, "che hanno permesso di fare progressi nella risoluzione di una serie di questioni pratiche nel campo umanitario". "Sono convinto che il ruolo speciale della Turchia in queste questioni sarà richiesto anche in futuro", ha concluso il leader russo.
Modi a Trump: "Stop alla guerra in Ucraina quanto prima"
L'India accoglie "con favore tutti i recenti sforzi compiuti per la pace. Ci auguriamo che tutte le parti procedano in tal senso, in modo costruttivo". È quanto ha detto il premier Narendra Modi nel bilaterale con il presidente russo Vladimir Putin, a margine dei lavori del vertice Sco di Tianjin, in merito alla guerra in Ucraina scatenata da Mosca. "È necessario trovare un modo per porre fine al conflitto il prima possibile e stabilire una pace duratura. Questo è l'appello di tutta l'umanità", ha aggiunto Modi nelle battute iniziali dell'incontro, nel resoconto dei media di New Delhi.