
Due distinti episodi avvenuti durante la notte tra sabato e domenica hanno provocato il crollo di infrastrutture ferroviarie nel sud-ovest della Russia, causando il deragliamento di due treni e la morte di almeno sette persone. Le autorità russe parlano di esplosioni come causa degli incidenti, ma non hanno fornito ulteriori dettagli né indicato eventuali responsabili.
Nel primo caso, un ordigno sarebbe esploso al passaggio di un treno passeggeri nella regione di Bryansk, al confine con l’Ucraina. Il bilancio preliminare parla di sette vittime e decine di feriti, tra cui anche il macchinista, secondo quanto riferito dalle Ferrovie statali russe (RZhD). Poche ore dopo, un secondo treno merci è deragliato nella vicina regione di Kursk, quando il ponte che stava attraversando è collassato a causa di un’esplosione. Le immagini diffuse mostrano i vagoni finiti sulla strada sottostante e avvolti dalle fiamme. Non si registrano vittime in questo secondo incidente, ha dichiarato il governatore ad interim Alexander Khinshtein.
Il Comitato Investigativo della Federazione Russa, massima autorità in materia penale, ha confermato che entrambi i crolli sono stati provocati da esplosivi e ha annunciato l’apertura di indagini con l’ipotesi di atti terroristici. Nel frattempo, squadre di soccorso sono al lavoro per liberare le strutture dai detriti, mentre alcuni dei feriti più gravi sono stati trasferiti a Mosca per ricevere cure specialistiche. Le immagini diffuse dagli enti governativi mostrano convogli distrutti e calcinacci sparsi lungo i binari. Altri video amatoriali, condivisi sui social, sembrano provenire da automobilisti che hanno evitato per poco di attraversare i ponti prima del crollo.
Ulteriori danni ai binari sono stati segnalati nella stessa regione di Bryansk, ma le autorità non hanno chiarito se tali danneggiamenti siano collegati agli altri due eventi. In un comunicato separato, il servizio di intelligence militare ucraino (GUR) ha reso noto che un convoglio logistico russo carico di rifornimenti alimentari e carburante è stato fatto esplodere mentre si dirigeva verso la Crimea. Pur non rivendicando direttamente l’operazione, l’intelligence ucraina ha affermato che una via ferroviaria strategica tra la Russia e i territori occupati di Zaporizhzhia e Crimea è stata interrotta.
Il governatore della regione di Bryansk, Alexander Bogomaz, ha annunciato tre giorni di lutto per le vittime, a partire da lunedì. In concomitanza con questi due episodi, sono stati riscontrati danni ai binari ferroviari da parte di ispettori che lavoravano sulla linea in un altro punto della regione di Bryansk, ha dichiarato la Ferrovia di Mosca in un comunicato, senza precisare se i danni fossero collegati ai ponti crollati. Si tratterebbe della linea Unecha–Zhecha: in quel momento vi stava transitando un treno di controllo dei binari, ma non è stato danneggiato.Intanto, l'intelligence militare ucraina ha dichiarato all'alba di oggi che un treno merci militare russo che trasportava cibo e carburante è stato fatto esplodere mentre era diretto in Crimea. Non ha affermato che l'attacco sia stato condotto dal GUR né ha menzionato il crollo del ponte. La dichiarazione ha affermato che l'arteria chiave di Mosca con la regione di Zaporizhzhia, occupata dai russi, e la Crimea è stata distrutta.
Mosca accusa l'Ucraina delle esplosioni, affermando che si tratta chiaramente di "un sabotaggio volto a far deragliare" i colloqui di pace chiesti dagli Stati Uniti e previsti domani a Istanbul.
"Questo è sicuramente opera dei servizi segreti ucraini", ha dichiarato al canale Telegram Shot il presidente della commissione Difesa della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, Andrei Kartapolov, citato dal sito dell'agenzia Reuters. "Tutto questo mira a irrigidire la posizione della Federazione Russa e a fomentare l'aggressività prima dei negoziati. E anche a intimidire la popolazione. Ma non ci riusciranno", ha detto Kartapolov.