Putin attacca l'Ue: "Sanzioni roba da deficienti". Zelensky: "Trump lo costringerà al tavolo"

Ancora non confermata la partecipazione dei leader di Mosca e Washington. Il vice ministro degli Esteri russo: "Si discuterà di annessione di nuovi territori"

Putin attacca l'Ue: "Sanzioni roba da deficienti". Zelensky: "Trump lo costringerà al tavolo"
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Mancano due giorni ai colloqui di pace tra Russia e Ucraina in Turchia, una svolta storica nella guerra che imperversa ormai da più di tre anni. Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che si recherà personalmente a Istanbul, ma non è ancora noto se alle trattative parteciperanno anche Vladimir Putin e Donald Trump. La presenza dei due capi di Stato, secondo il leader di Kiev, è strettamente collegata.

"Non conosco la decisione del presidente degli Stati Uniti, ma in ogni caso, se confermasse la partecipazione, penso darebbe una spinta ulteriore all'arrivo di Putin", ha dichiarato Zelensky nel corso di un briefing con la stampa. "Faremo di tutto perché questo incontro possa svolgersi e per raggiungere un cessate il fuoco". Il leader del Paese invaso, però, si è detto convinto del fatto che Putin "non vuole la fine della guerra, non vuole il cessate il fuoco, non vuole alcun tipo di negoziato". Per quanto riguarda, invece, l'incontro con il padrone di casa, il presidente Recep Tayyip Erdogan, Zelensky ha affermato che avverrà il 14 o il 15 maggio ad Ankara.

Sulla presenza di Putin a Istanbul ha espresso dei dubbi anche l'Alto rappresentante dell'Unione Europea Kaja Kallas: "Penso che Zelensky abbia fatto bene a dire 'Okay, sono disposto a incontrare Putin e a lasciarlo venire'. Penso che sia una buona mossa se si siedono. Ma non penso che osi, Putin". Da parte sua, il Cremlino ha dichiarato che la conferma o meno della presenza del presidente russo arriverò solo quando lui stesso riterrà opportuno annunciarla. Per il momento, è noto che la delegazione di Mosca sarà guidata dal ministro degli Esteri Lavron, il cui vice Segei Ryabkov ha affermato che durante i negoziati bisognerà discutere "dell'entrata nella Federazione russa di nuovi territori", ovvero tutte le regioni ucraine parzialmente occupate dalle forze dello zar.

Nel frattempo, dalla Russia è arrivato un duro commento del presidente contro l'Unione europea. Secondo Putin, coloro che "vogliono male" alla Federazione sono pronti a sanzionarla anche a loro discapito perché sono dei "deficienti". "È necessario capire cosa potrebbe accadere", ha affermato lo zar. "Ed è necessario essere preparati per qualsiasi azione dei nostri possibili futuri detrattori. Lo fanno a discapito di se stessi. Sembra che non potrebbero fare questo o altro, ma lo fanno, deficienti. E naturalmente, dobbiamo ridurre al minimo gli effetti negativi su di noi".

Di possibili nuove sanzioni ha parlato anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Se non si fa né il cessate il fuoco né ci siede attorno a un tavolo è ovvio che saremo costretti ad infliggere altre sanzioni a livello europeo", ha dichiarato. "Ora la responsabilità di tutto è nelle mani di Mosca: gli americani hanno fatto delle proposte e gli ucraini hanno dimostrato la volontà di accettarle". Il vicepremier ha anche sottolineato che "la Federazione russa ha violato il diritto internazionale e quindi noi difendiamo il diritto internazionale. È inaccettabile che la Russia continui ad aggredire questo paese".

Il presidente americano Trump, pur non confermando ancora la sua partecipazione, ha dichiarato di aspettarsi "buoni risultati"

dai colloqui di giovedì. Da Riad, dove si trova per il suo tour del Medio Oriente, il leader di Washington ha rivolto un appello all'Occidente: "Non si faccia trascinare in una guerra infinita in Europa".

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