Continua a reggere la fragile tregua a Gaza, nonostante le tensioni crescenti tra Israele e Hamas per la questione della consegna dei resti degli ostaggi morti nella Strisica.
Oltre alla guerra, a Tel Aviv la politica si trova anche a gestire il processo a carico del premier Benjamin Netanyahu. Sulla questione è intervenuto direttamente il presidente Usa Donald Trump, che ha inviato al suo omologo ebraico una lettera volta a chiedere la grazia per il capo del governo.Media, Israele costruisce muro lungo linea blu in Libano
Israele ha cominciato a costruire un nuovo muro di separazione col Libano in un territorio conteso tra i due paesi in guerra. Lo riferiscono media libanesi mostrando foto dei lavori in corso nel settore centrale della linea di demarcazione tra i due paesi, nella località di Yarun e di fronte alla località israeliana di Yiron. Il primo allarme in tal senso era stato lanciato dal corrispondente di al Manar, la tv di Hezbollah, Ali Shuayb. Altri media libanesi hanno documentato i lavori del genio militare israeliano.
Herzog: "Stimo Trump, ma per la grazia serve una procedura formale"
"Il presidente israeliano Herzog nutre la massima stima per il presidente Trump e continua a esprimere il suo profondo apprezzamento per il suo incrollabile sostegno a Israele, per il suo straordinario contributo al ritorno degli ostaggi, per la ridefinizione della situazione in Medio Oriente, in particolare a Gaza, e per la garanzia della sicurezza dello Stato di Israele". Tuttavia "chiunque chieda la grazia presidenziale deve presentare una richiesta formale secondo le procedure stabilite", lo riferisce una nota l'ufficio di Herzog, dopo la lettera di Donald Trump chiede la grazia per il premier Netanyahu.
Trump scrive a Herzog: "Concedi la grazia a Netanyahu"
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha ricevuto stamattina una lettera di Donald Trump in cui lo invita a concedere la grazia al premier Benyamin Netanyahu, definendo il processo a suo carico "politico e ingiustificato". Lo riferisce Channel 12 pubblicando la missiva. Trump aveva già avanzato la stessa richiesta a Herzog durante la sua visita in Israele un mese fa, in occasione dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas.
"Mentre il Grande Stato di Israele e lo straordinario popolo ebraico superano i tempi terribilmente difficili degli ultimi tre anni, ti chiedo di concedere la grazia a Benyamin Netanyahu, che è stato un primo ministro di guerra formidabile e decisivo, e sta ora guidando Israele in un tempo di pace, che include il mio costante lavoro con i principali leader del Medio Oriente per aggiungere altri Paesi agli Accordi di Abramo", ha scritto Trump nella missiva diffusa dall'ufficio stampa del governo israeliano. "Sebbene rispetti assolutamente l'indipendenza del sistema giudiziario israeliano e i suoi requisiti, credo che questo 'casò contro Bibi, che ha combattuto al mio fianco per molto tempo, anche contro il durissimo avversario di Israele, l'Iran, sia un'azione penale politica e ingiustificata", ha aggiunto. Rivolgendosi poi a "Isaac" ricordandogli il loro "ottimo rapporto", il presidente americano ha concluso: "Ora che abbiamo ottenuto questi successi senza precedenti e che stiamo tenendo Hamas sotto controllo, è tempo di lasciare che Bibi unisca Israele perdonandolo e ponendo fine a questa guerra legale una volta per tutte".
Bbc: Idf ha demolito oltre 1.500 edifici a Gaza da inizio tregua
Secondo le immagini satellitari analizzate da Bbc Verify, Israele ha distrutto più di 1.500 edifici nelle zone di Gaza rimaste sotto il suo controllo dall'inizio del cessate il fuoco con Hamas, avvenuto il 10 ottobre. Le nuove foto, l'ultima delle quali scattata l'8 novembre, mostrano che interi quartieri controllati dall'Idf dentro la Linea Gialla sono stati rasi al suolo in meno di un mese, apparentemente tramite demolizioni. Molti di degli edifici, aggiunge la Bbc, non sembravano aver subito danni prima di essere distrutti, per esempio nella parte orientale di Khan Younis, nei pressi di Abasan al-Kabira. Il numero effettivo di edifici distrutti potrebbe essere significativamente più alto, in quanto le immagini satellitari di alcune aree non sono disponibili per la valutazione, precisa Bbc Verify. Alcuni esperti hanno sostenuto che le demolizioni potrebbero violare i termini del cessate il fuoco negoziato da Stati Uniti, Egitto, Qatar e Turchia. Ma un portavoce dell'Idf ha dichiarato all'emittente britannica che l'esercito sta agendo "in conformità con il quadro del cessate il fuoco".
Al Jazeera: raid israeliano su Beit Lahia nel nord della Striscia
L'esercito israeliano avrebbe effettuato almente tre raid nella zona nord-orientale della città di Beit Lahia, all'interno delle aree della linea gialla nella parte settentrionale della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera citando un suo corrispondente sul posto.
Idf: attacchi coloni in Cisgiordania minano stabilità
Il capo del Comando centrale dell'Idf, il maggiore generale Avi Bluth, ha condannato gli attacchi dei coloni di ieri contro i palestinesi e le truppe israeliane in Cisgiordania, affermando che tali atti "minano la stabilità della sicurezza". Il militare ha parlato di una "situazione intollerabile ed estremamente grave che deve essere affrontata con fermezza". "Per affrontare questo fenomeno sono necessari gli sforzi congiunti di tutti i sistemi dello Stato di Israele: istruzione, assistenza sociale, applicazione della legge e punizione", ha detto ancora.
Israele riapre il valico di Zikim per gli aiuti a Gaza
Da oggi, sarà riaperto il valico di Zikim tra Israele e il nord di Gaza per l'ingresso di aiuti umanitari verso la Striscia. Lo annuncia il Cogat, l'organismo del ministero della Difesa israeliano incaricato degli affari civili nei territori palestinesi. Gli aiuti saranno consegnati dalle Nazioni Unite e dalle organizzazioni internazionali dopo approfondite ispezioni di sicurezza da parte dell'Autorità per i Valichi Terrestri del Ministero della Difesa, aggiunge la nota.
Un portavoce del Cogat ha riferito all'Afp che il valico di Zikim resterà aperto "in modo permanente", come quello di Kerem Shalom, nel sud della Striscia, dal quale è passata la maggior parte di aiuti umanitari dall'inizio della guerra.
Tajani: "Dobbiamo far sì che si consolidi la tregua a Gaza"
"Dobbiamo far sì che si consolidi la tregua a Gaza e che arrivino tutti gli aiuti e i beni alimentari alla popolazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della riunione ministeriale del G7 a Niagara-on-The-Lake. "Il nostro inviato è stato in Giordania, a Ramallah, in Israele in Egitto e andrà presto negli Stati Uniti per far sì che l'Italia sia protagonista della fase della ricostruzuione e della fase che deve essere quella della pace", ha aggiunto