Guerra in Ucraina

Truppe Nato in Ucraina e Mosca contro i caccia Usa: cosa può succedere

"L'Occidente sta giocando con il fuoco" mentre discute dell'opportunità di inviare truppe della Nato in Ucraina, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov

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La Russia ha lanciato l'ennesimo avvertimento all'Occidente. Lo ha fatto attraverso Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, secondo cui Mosca abbatterà ogni singolo aereo statunitense che dovesse sorvolare lo spazio aereo russo. Per quanto riguarda le affermazioni di Emmanuel Macron, che ha recentemente proposto il possibile invio in Ucraina di truppe occidentali, Peskov ha parlato di un comportamento irresponsabile, lasciando intendere che una mossa del genere farebbe schizzare alle stelle la tensione, con conseguenze esplosive sotto tutti i punti di vista.

L'avvertimento di Peskov

Per Peskov non ci sono dubbi: "L'Occidente sta giocando con il fuoco" mentre discute dell'opportunità di inviare truppe della Nato in Ucraina. Per quanto riguarda l'ipotesi di velivoli Usa in Russia, Mosca reagirebbe utilizzando il pugno durissimo: "Se gli aerei americani sorvoleranno la Russia, l'esercito russo farà in modo che brucino e cadano", ha affermato il portavoce del Cremlino, definendo poi "un comportamento davvero irresponsabile" quello messo in mostra dal presidente francese Macron e relativo al suddetto ipotetico invio di forze Nato sul territorio ucraino.

Peskov ha citato in particolare "i carri armati americani che guidano fino a un certo punto e poi bruciano perché li distruggiamo". Il portavoce di Putin ha poi aggiunto che "russi e americani non sono nemici, e in Russia non c'è un sentimento di antiamericanismo". Ma "non ci piacciono quei leader e politici americani che dicono che faranno di tutto per far fallire il nostro Paese". Alzando il tiro, l'alto funzionario russo ha quindi parlato dell'eventualità che la Federazione Russa possa ricorrere all'uso di armi nucleari: "Se qualcosa minaccia l'esistenza del nostro Paese, allora useremo le armi nucleari". La Russia e gli Stati Uniti, in quanto proprietari dei più grandi arsenali di armi nucleari, sono obbligati a garantire la stabilità strategica, ha affermato Peskov, sostenendo che "solo i nostri due paesi possono farlo".

Cosa succede in Ucraina

A proposito dell'Ucraina, qui i combattimenti non si fermano. I sistemi di difesa aerea russi hanno neutralizzato sei droni ucraini che tentavano di attaccare obiettivi in tre regioni della Russia centrale. Il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere che "i sistemi di difesa aerea di servizio hanno intercettato un veicolo aereo senza pilota ucraino sul territorio della regione di Kursk e cinque Uav sono stati distrutti sui territori delle regioni di Bryansk (3) e Tula (2)".

Il ministero della Sicurezza Regionale della Regione di Tula ha invece dichiarato che nessuno è rimasto ferito nell'attacco e che non vi è stata alcuna distruzione di infrastrutture. Secondo il governatore della regione di Bryansk, Alexander Bogomaz, i droni sono stati distrutti nel distretto di Klintsovsky e nel distretto urbano di Novozybkovsky, e anche qui non ci sono state vittime o danni.

Intanto un alto comandante militare ucraino ha spiegato che le forze del Paese stanno cercando di stabilizzare la linea del fronte e di svolgere azioni controffensive non specificate nei prossimi mesi.

Il comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Pavlyuk, ha detto che le forze russe stanno concentrando gli sforzi nell’Ucraina orientale, vicino al polo industriale di Avdiivka.

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