Ucraina, Cina pronta a inviare truppe di peace keeping

"Non cederemo la nostra terra agli occupanti": lo ha detto Volodymyr Zelensky in occasione della Giornata della bandiera nazionale. Intanto Mosca conquista altri villaggi nel Donetsk. Nato pronta ad inviare più aiuti militari

Ucraina, Cina pronta a inviare truppe di peace keeping
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La Cina sarebbe disponibile a inviare truppe di peacekeeping in Ucraina su

mandato delle Nazioni Unite. Lo scrive la Welt am Sonntag, citando fonti diplomatiche europee. Intanto la Nato si dice pronta ad inviare più aiuti militari e Zelensky assicura: "Non cederemo la nostra terra agli occupanti"

Mosca: due feriti per attacco con droni a Belgorod

Un drone ucraino ha colpito un'auto nel villaggio di Krasnaya Jaruga, nella regione di Belgorod, provocando due feriti. Lo ha affermato il governatore della regione russa Vyacheslav Gladkov citato da Ria Novosti. "Nella zona del villaggio di Krasnaya Yaruga, a seguito di un attacco di drone su un'autovettura, due persone sono rimaste ferite" e "le condizioni delle vittime sono valutate come moderate", ha scritto Gladkov sul suo canale Telegram. Il governatore ha aggiunto che nel distretto di Shebekinsky, nel villaggio di Murom, attacchi di droni hanno distrutto le finestre di due abitazioni private, danneggiando tetti e soffitti. Nella città di Shebekino , un drone è esploso accanto a un'autovettura che è rimasta danneggiata.

Russia: abbattuti droni diretti verso Mosca e San Pietroburgo

Le autorità russe hanno riferito che le difese aeree hanno abbattuto un drone in volo verso Mosca e altri Uav verso San Pietroburgo e la regione di Leningrado. "Le difese aeree hanno abbattuto un drone in volo verso Mosca. I servizi di pronto intervento stanno lavorando sul luogo dell'incidente", ha scritto il sindaco Sergey Sobyanin sul suo canale Max, citato dalla Tass. Il governatore della città di San Pietroburgo, Alexander Beglov, ha riferito sui social media che due Uav sono stati abbattuti sulla città, mentre sei droni sono stati intercettati sulla regione di Leningrado. Per gli attacchi, sono state introdotte per un breve periodo restrizioni temporanee all'aeroporto di Pulkovo.

Tajani sente i ministri di Francia e Germania: "Coordinamento decisivo per la pace"

La Farnesina riferisce che il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha avuto oggi due conversazioni telefoniche in vista della videoconferenza che si terrà domani con i ministri del G7 in occasione del 24 agosto, giornata in cui l’Ucraina commemora la dichiarazione di indipendenza dall'Urss del 1991. Con il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, e con il collega tedesco Johann Wadephul, il responsabile del ministero degli Affari esteri italiano "ha confermato il sostegno del Governo di Roma al processo che dovrebbe portare al negoziato politico e diplomatico per una pace giusta e duratura in Ucraina", comunica la Farnesina. Per Tajani - fa sapere ancora il ministero degli Esteri - "è decisivo il coordinamento con Germania e Francia all’interno della Ue per avanzare speditamente verso una definizione delle garanzie di sicurezza da offrire all'Ucraina per raggiungere un accordo di pace".

Il ministro Tajani "ha anche confermato ai colleghi l’idea del governo italiano che in Medioriente bisogna arrivare urgentemente a una tregua a Gaza, con la liberazione degli ostaggi israeliani e un immediato soccorso alimentare e sanitario alla popolazione palestinese", ha riferito ancora la Farnesina, aggiungendo che "con i colleghi di Francia e Germania il ministro Tajani ha condiviso la posizione secondo cui nuovi insediamenti in Cisgiordania sono un serio ostacolo a una pace che Israele deve invece contribuire a costruire".

Il presidente ucraino firma nuove sanzioni contro la Russia

"Continuiamo il nostro lavoro in materia di sanzioni. Oggi ho firmato due decreti". Lo riferisce su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, spiegando che il primo decreto "riguarda la sincronizzazione in Ucraina delle sanzioni dei nostri partner, in particolare quelle del Canada" e "si tratta di un allineamento al 100% con le sanzioni canadesi di quest'anno che colpiscono 139 persone fisiche e giuridiche che lavorano per la guerra della Russia", mentre "il secondo decreto di oggi "introduce sanzioni contro 28 cittadini di diversi paesi che stanno aiutando in modo analogo i russi a mantenere il regime di occupazione sul nostro territorio e a sostenere efficacemente lo Stato russo".

"Insieme ai nostri partner, stiamo anche preparando decisioni sulla sincronizzazione delle sanzioni ucraine all'interno delle giurisdizioni dei partner. Tutti coloro che aiutano la Russia a continuare le uccisioni e a costruire la sua macchina da guerra per ulteriori aggressioni devono sentire una reale pressione globale", scrive Zelensky nel post. E ancora: "Tutti i complici degli occupanti russi saranno, in un modo o nell'altro, chiamati a rispondere delle loro azioni contro l'Ucraina e gli ucraini".

Zelensky sente Ramaphosa: "Sud globale prema su Russia"

"È importante che il Sud globale invii segnali chiari e spinga la Russia verso la pace". Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendo di una telefonata avuta con il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa. "Ho ribadito la mia disponibilità a qualsiasi formato di incontro con il capo della Russia. Tuttavia vediamo che Mosca sta ancora una volta cercando di trascinare ulteriormente la situazione", ha scritto Zelensky su X. "Ho informato" Ramaphosa "degli sforzi diplomatici congiunti con i nostri partner e degli incontri produttivi con il presidente Trump a Washington. Questa guerra deve finire, una guerra di cui nessuno aveva bisogno tranne la Russia. Le uccisioni e la distruzione devono cessare", ha affermato ancora Zelensky. "Abbiamo discusso dei futuri contatti con i nostri partner, sia miei che di Cyril, nonché delle opportunità di collaborazione con il continente africano per sviluppare le relazioni, garantire la sicurezza alimentare e fornire una piattaforma per il dialogo. Abbiamo convenuto di rimanere in contatto", ha concluso.

Zelensky: "Nei prossimi giorni sviluppi su garanzie di sicurezza"

A proposito delle garanzie di sicurezza, "attualmente le squadre di Ucraina, Stati Uniti e partner europei stanno lavorando alla loro architettura" e "tutti gli sviluppi saranno pronti nei prossimi giorni". Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendo di una telefonata avuta oggi con il primo ministro olandese, Dick Schoof, sottolineando che nel colloquio i due hanno discusso anche "di come l'Olanda possa aumentare il suo coinvolgimento in questo processo e contribuire ad assicurare le garanzie di sicurezza".

"Naturalmente (con Schoof ndr.) abbiamo parlato del nostro lavoro diplomatico con i partner e degli incontri a Washington. Ora c'è una reale possibilità di porre fine a questa guerra e l'Ucraina è pronta a compiere passi costruttivi che possano avvicinare la vera pace. Tuttavia la Russia non mostra alcuna intenzione di pace da parte sua e continua a bombardare le nostre città. Interpretiamo allo stesso modo tutti i segnali che arrivano da Mosca in questi giorni. È necessario esercitare pressioni per cambiare la loro posizione, nonché organizzare un incontro al più alto livello per discutere tutte le questioni", ha riferito ancora Zelensky. "Abbiamo anche discusso dei nostri progetti comuni e degli investimenti nella produzione di difesa dell'Ucraina. Stiamo preparando accordi importanti e un incontro nel prossimo futuro", ha concluso.

Presidente Finlandia: improbabile un vertice Zelensky-Putin

Il presidente finlandese Alexander Stubb afferma di non vedere al momento alcun segno della volontà della Russia di sedersi al tavolo delle trattative per discutere di un cessate il fuoco o della pace con l'Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda. Secondo Stubb, la Russia intende proseguire le ostilità contro l'Ucraina "almeno fino all'autunno per massimizzare i suoi guadagni territoriali". Il presidente si è mostrato scettico sulle prospettive di un vertice Ucraina-Russia, la cui preparazione è stata discussa dopo i negoziati tra i leader europei e Donald Trump alla Casa Bianca. "Se l'obiettivo era un incontro bilaterale due settimane dopo Washington lo trovo molto improbabile. Le tattiche dilatorie della Russia continuano", ritiene il presidente finlandese

Cina pronta ad inviare truppe di peacekeeping su mandato Onu

La Cina sarebbe disposta a inviare soldati in Ucraina nell'ambito di una missione di mantenimento della pace sulla base di un mandato dell'Onu. Lo riporta il quotidiano tedesco Welt, citando fonti diplomatiche dell'Ue in contatto con fonti governative cinesi. Le fonti hanno però sottolineato che il governo di Pechino sarebbe disponibile solo "se le forze di mantenimento della pace fossero istituite sulla base di un mandato delle Nazioni Unite".

Cavo Dragone (Nato): "Invieremo più aiuti militari"

"Gli ucraini si dimostrano ottimi combattenti. Un esercito che deve restare dalla nostra parte, un modello per l’Europa. Ad ogni occasione la Nato ribadisce che il nostro pieno sostegno per l’Ucraina non è mai cambiato e non muterà sino a che non ci sarà una pace giusta e duratura". Così l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo del Comitato militare della Nato, in un'intervista al Corriere della Sera.

"Intendiamo proseguire gli aiuti militari e anche aumentarli. Ormai è chiaro che gli ucraini cercano il dialogo, ma i russi sono riluttanti e fanno melina per prendere tempo. Spero che vengano inasprite le sanzioni mirate a fare crescere la tensione interna contro Putin. La nostra speranza è permettere all'Ucraina di negoziare da una posizione forte", aggiunge. Rispondendo a una domanda sui risultati della conferenza con 32 responsabili militari sia Nato che della coalizione dei Volenterosi di mercoledì scorso, Cavo Dragone ha spiegato: "Abbiamo fatto il punto per un'azione di concerto dell’Alleanza. Vogliamo facilitare la fine veloce delle ostilità". "I Paesi Nato hanno dato il 99% degli aiuti militari complessivi. Nel 2024 il loro valore ha toccato i 50 miliardi di dollari. Dal primo gennaio 2025 siamo già a 33 miliardi, ma per la fine dell’anno saremo in linea col dato precedente, le proiezioni sono parecchio ottimiste", ha aggiunto.

Inviato Usa per l'Ucraina a Kiev per il giorno dell'Indipendenza

L'inviato speciale degli Usa per l'Ucraina Keith Kellogg sarà a Kiev in occasione del 34° anniversario del Giorno dell’Indipendenza. Lo riferiscono fonti informate a a Suspilne, che riporta che Kellogg resterà in Ucraina due giorni, il 24 e il 25 agosto.

Mosca conquista altri due villaggi nel Donetsk

L'Esercito russo rivendica la conquista di altri due villaggi nel Donetsk. Lo annuncia la Difesa di Mosca citata da Interfax. Si tratta dell'insediamento di Sredneye e quello di Kleban-Byk, entrambi verso la direttrice di Kostyantynivka, roccaforte ucraina sulla strada per Kramatorsk.

Zelensky: "Non cederemo la nostra terra agli occupanti"

"Non cederemo la nostra terra agli occupanti": lo ha detto Volodymyr Zelensky in occasione della Giornata della bandiera nazionale, citato dai media di Kiev. "Questa bandiera è l'obiettivo e il sogno di molti dei nostri cittadini nei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina. E loro custodiscono questa bandiera al sicuro, perché sanno: non cederemo la nostra terra all'occupante", ha detto il presidente. "Ringrazio tutti coloro che contribuiscono con la loro forza personale alla forza della nazione ucraina. E ricorderemo sempre i nostri eroi di epoche diverse, che hanno combattuto la libertà con la nostra bandiera in mano"

Allarme droni nella notte a Kiev e Sumy

Nella capitale ucraina Kiev è suonato l'allarme intorno alle 6 di questa mattina (le 5 in Italia) a causa dell'annunciato arrivo di droni russi. lo riporta Ukrainska Pravda citando le autorità locali. I droni sono stati poi avvistati nei cieli della regione di Kiev. Secondo le autorità locali, le forze di difesa aerea stavano già lavorando sugli obiettivi e alle 6.32 l'allarme è rientrato. Ore prima, un allarme aereo ha interessato Konotop, nell'oblast di Sumy, dove sono state udite esplosioni. 

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