Guerra in Ucraina

"Una vergogna". Prigozhin affonda l'operazione russa in Ucraina

Il capo della Wagner riappare in video e dà il benvenuto ai mercenari in Bielorussia. Duro l'affondo contro quanto succede al fronte russo-ucraino, definito "una vergogna"

"Una vergogna". Prigozhin affonda l'operazione russa in Ucraina

Ascolta ora: ""Una vergogna". Prigozhin affonda l'operazione russa in Ucraina"

"Una vergogna". Prigozhin affonda l'operazione russa in Ucraina

00:00 / 00:00
100 %

Evgenij Prigozhin torna a parlare e lo fa in un video in cui conferma la versione del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko sulla presenza dei mercenari della Wagner nel Paese satellite della Russia, con la missione di addestramento dell'esercito locale. Durissimi, nel video in cui in un ambientazione serale si scorge il profilo di Prigozhin, gli affondi contro il Cremlino e l'invasione dell'Ucraina: "Avete fatto molto per la Russia. Quello che sta succedendo al fronte è una vergogna in cui non abbiamo bisogno di essere coinvolti", dice Prigozhin nel video a un reparto di militari della Wagner. Si riparte dalla versione proposta dal capo mercenario poco prima dell'intentona del 24 giugno, secondo cui l'operazione militare speciale rivendicata dal Cremlino non sarebbe altro che un inganno e le presunte accuse di attacchi ucraini ai civili russofoni sarebbero da scartare.

Prigozhin esalta l'accordo con Lukashenko per l'addestramento delle forze armate regolari di Minsk. "Renderemo l'esercito bielorusso il secondo più forte nel mondo e se necessario lotteremo per loro", ha detto Prigozhin. Il secondo, ovviamente, non dopo l'esercito russo, ma dopo la Wagner stessa, come più volte detto in passato dall'ex "chef di Putin".

Il video, esaminato da Reuters che ha dichiarato di non avere motivi per attestare né la sua veridicità né la sua falsità, mostra Prigozhin accogliere in Bielorussia alcuni suoi uomini: "Benvenuti in Bielorussia, ragazzi", dice Prigozhin ai suoi, sottolineando che in futuro sarà necessario riprendere le forze per "un nuovo viaggio in Africa", centrale nella strategia e nell'economia del gruppo Wagner. In giornata il canale Twitter Belamova, portale indipendente di informazioni su fonti aperte dalla Bielorussia, ha dato notizia di un convoglio di un'ottantina di mezzi targati con gli emblemi di Donetsk e Lugansk che starebbe percorrendo la Bielorussia lungo la strategica autostrada M5 e che sarebbe riconducibile ai Wagner.

Il gruppo di monitoraggio indipendente bielorusso Gayun sottolinea inoltre che oggi per la quarta volta in un mese l'aereo privato di Prigozhin si sarebbe recato in Bielorussia, e questo può avvalarorare la notizia secondo cui il capo dei mercenari si trovi di fatto nel Paese confinante con la Federazione russa. "Alle 11:05, il business jet Embraer Legacy 600 di Yevgeny Prigozhin (numero di registrazione RA-02795) è atterrato all'aeroporto militare di Machulishchi. Secondo le nostre informazioni, l'aereo è arrivato in Bielorussia da San Pietroburgo", ha riferito Belaruski Hajun. Ma non è detto che Prigozhin si trovi in Bielorussia al momento, dato che non c'è certezza sulla datazione del videomessaggio diffuso oggi.

E in definitiva nulla dei movimenti del vincitore di Bakhmut è certo dopo il 29 giugno, giorno in cui, come confermato anche dalla presidenza russa, ha incontrato al Cremlino Vladimir Putin. Prigozhin si muove tra dichiarazioni enfatiche e manovre elusive, come un fantasma. Quel che è certo è che tra addestramenti, rifiuti di futuri impegni in Ucraina e richiami all'Africa, Prigozhin e la Wagner dopo i fatti del 24 giugno guardino più al business che ai combattimenti.

Da truppe mercenarie quale sono, in fin dei conti, la cosa non dovrebbe nemmeno stupire.

Commenti