GUIDONIA, ALLARME PER LA DISCARICA

Nonostante le proteste dei residenti verrà presto ampliata

GUIDONIA, ALLARME PER LA DISCARICA

Resta al palo la raccolta differenziata a Guidonia. Sarà invece ampliata la grande discarica dentro il Parco dell’Inviolata, che già «ospita» cinque milioni di metri cubi di spazzatura. La discarica di Guidonia, la seconda nel Lazio dopo Malagrotta, smaltisce l’immondizia di 50 comuni della Valle dell’Aniene. E ormai scoppia. Nessuna strada alternativa, leggi raccolta differenziata e compostaggio, è stata seguita in questi anni. Pochi giorni fa a Guidonia sono scesi in piazza i Circoli della Libertà per protestare contro sindaco e Regione Lazio. Sotto accusa il Decreto regionale del 15 ottobre 2007, che prevede l’ampliamento della discarica e la costruzione di un nuovo mega-impianto di trattamento rifiuti. La discarica doveva essere provvisoria. Destinata a ospitare temporaneamente quattro calcinacci e poco più. «Invece c’è stata una serie infinita di proroghe - dice Claudio Lamberti, presidente del Circolo della Libertà di Guidonia - e non è più stata chiusa, serve 49 comuni». Come Tivoli, Monterotondo, Subiaco, un bacino di 500mila abitanti.
Alla manifestazione ha preso parte la vicepresidente regionale dei Circoli, Michela Terribile: «È una situzione che si è creata con la compiacenza delle amministrazioni di sinistra che si sono succedute negli anni. Dove continueranno a gettare la spazzatura questi comuni in futuro, se non ampliando a dismisura l’immondezzaio di Guidonia, si chiedono giustamente i residenti?». La situazione evoca la Campania, rischia di diventare esplosiva. In tutti questi anni non si sono mai interrotte le proteste, con manifestazioni, cortei, occupazioni, sgomberi della polizia: «Perché un singolo comune deve farsi carico dell’immondizia di tutti gli altri?», accusa Leo Fernando, presidente del comitato cittadino di via Marco Simone. «Noi abbiamo fatto il possibile - aggiunge Lamberti - ma sulla discarica ci sono troppi interessi politici». Le responsabilità sono anche di Piero Marrazzo, commissario governativo all’ambiente: «La discarica sorge nel Parco archeologico dell’Inviolata, qui l’immondizia non potrebbe starci - accusa la Terribile - e rifiuti e verde pubblico non vanno d’accordo. La Regione, però, con un decreto commissariale ha ridotto il perimetro del parco tagliando fuori l’area della discarica. Contro questo decreto i comitati cittadini di Guidonia hanno fatto ricorso al Tar». Resta un mistero il perché la raccolta differenziata a Guidonia non si faccia, nonostante la situazione drammatica del ciclo dei rifiuti in tutto il Lazio. Contro il sindaco Filippo Lippiello si è schierata anche Legambiente: «È il primo responsabile del mancato decollo della differenziata». Il mega-impianto di trattamento rifiuti, contestano i residenti, servirà a selezionare l’immondizia, imballare la parte costituita da plastiche e carta e gettare in discarica la parte rimanente.

Perchè non fare la separazione a monte? «Ci sono tanti comuni in Italia che fanno la raccolta differenziata - afferma Leo Fernando - potremmo smaltire il resto con un impianto di compostaggio dei residui organici ed eliminare del tutto la discarica. Purtroppo a Guidonia la differenziata non si fa, perchè sono in ballo grossi interessi».

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