Guidonia, la denuncia: "I romeni arrestati picchiati in caserma"

Due parlamentari dei Radicali visitano i sei romeni accusati di stupro e denunciano i maltrattamenti: "Pestati a più riprese, nelle celle di sicurezza della caserma dei carabinieri". Il sindaco: "Forti dubbi"

Guidonia, la denuncia: 
"I romeni arrestati 
picchiati in caserma"

Roma - "Pestati a più riprese, nelle celle di sicurezza della caserma dei carabinieri di Guidonia". Alcuni dei sei romeni accusati di violenza sessuale, arrestati lunedì notte a Guidonia, hanno denunciato i maltrattamenti a Rita Bernardini, la parlamentare radicale che, insieme a Sergio D’Elia, segretario dell’Associazione "Nessuno Tocchi Caino", è andata oggi a visitarli nel carcere romano di Rebibbia. "Abbiano potuto constatare di persona - spiega la parlamentare - che risultano confermate le segnalazioni di maltrattamenti dei sei romeni, segnalazione che ci hanno spinto ad effettuare la visita ispettiva". La Bernardini ha annunciato che presenterà sulla vicenda un’interrogazione ai ministri della Difesa e della Giustizia.

La denuncia dei Radicali Nel corso di una visita al carcere di Rebibbia, i due esponenti dei Radicali hanno incontrato questa mattina i sei romeni accusati di violenza sessuale e rapina aggravata. "Quello che abbiamo potuto constatare è che risultano confermate le segnalazioni di maltrattamenti che ci hanno portato ad effettuare la visita ispettiva", hanno comunicato in una nota la Bernardini e D’Elia. "Su uno di loro, che zoppicava vistosamente, erano visibili i segni di percosse su un occhio, sulle gambe e sull’anca destra - hanno proseguito i due onorevoli - Altri due avevano gli occhi pesti, ma affermavano, uno di essere caduto e l’altro di essersi picchiato da solo per la disperazione. Da quanto abbiamo potuto ascoltare, il pestaggio sarebbe avvenuto, a più riprese, nelle celle di sicurezza della caserma dei carabinieri di Guidonia. Del resto, non ci sentiamo di escludere che i sei romeni abbiano subito ulteriori maltrattamenti, seppure di minore intensità e violenza fisica, anche al momento dell’ingresso a Rebibbia". "Proprio nei casi di reati del tipo in questione, riteniamo che la forza e la credibilità delle istituzioni risieda nel rispetto più rigoroso della legalità e del rispetto dei diritti umani delle persone accusate - hanno, poi, concluso - Su questi fatti i deputati radicali presenteranno oggi stesso un’interrogazione urgente ai Ministri della Difesa e della Giustizia". 

Il sindaco: "Forti dubbi" "Nutro grandissimi dubbi sulla ricostruzione fatta dalla parlamentare dei Radicali, Rita Bernardini, su quanto sarebbe avvenuto nella caserma dei carabinieri di Guidonia", ha detto il sindaco dimissionario di Guidonia, Filippo Lippiello, spiegando di provare "sdegno per le accuse della Bernardini. La parlamentare probabilmente non sa che la notte degli arresti i sei romeni hanno fatto resistenza ai carabinieri e per questo ci sono due ufficiali dell’Arma feriti, con tanto di referto medico". Filippo Lippiello ha voluto sottolineare di "conoscere molto bene i carabinieri di Guidonia, persone per bene, rispettosi delle regole e delle leggi.

Montare un caso inesistente, adesso, su questa vicenda è assurdo". Piuttosto, si chiede poi il sindaco, "non mi risulta che Rita Bernardini abbia fatto richiesta di incontrare la vittima di questa atroce violenza".

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