Berlusconi che difende Putin manda su tutte le furie Paolo Guzzanti (nella foto). E ora lo strappo sembra netto. Berlusconi assolve l’«amico Vladimir» su due fronti: la questione georgiana e le candidature in Russia. Tanto basta per far scattare la reazione dell’ex presidente della Mitrokhin. Le parole del premier sono «nauseanti e fanno vomitare» dice senza mezzi termini il giornalista che si definisce «leale ma non fedele» al leader del suo partito. E aggiunge: «Ho ascoltato da Berlusconi parole terribili e inaccettabili che non avrei mai voluto ascoltare. Ciò che è stato più grave è il tono». Poi, ormai in un’alluvione di parole ha spiegato: «Avrei capito un discorso di realpolitik: Putin è un porco ma dobbiamo comprargli il gas perché ci conviene. Mi avrebbe fatto schifo ma l’avrei capito. Mi fa schifo e non capisco l’allineamento con il capo del Kgb al potere».
Intanto nel Pdl l’uscita di Guzzanti ha creato scalpore e scompaginato le file. Il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro non ha usato mezzi termini: «Guzzanti chieda scusa» mente il senatore Lucio Malan adombra equivoci e ipotizza che Guzzanti non abbia capito le parole del premier.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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