Ci sarà anche Papa Ratzinger tra i dieci personaggi che Corrado Guzzanti proporrà stasera alle 21,10 su Sky Uno, al suo ritorno in tv nove anni dopo Il caso Scafroglia. Oltre ad alcuni suoi classici, da Vulvia al massone, la novità principale sarà Aniene, il semidio di serie C che dà il titolo allo show, mandato sulla terra a redimere la popolazione confusa e dedita alla «viltà e alla bugiardìa». Per raggiungere il suo scopo, questa specie di Thor allamatriciana, chiede frequenti consigli al padre attraverso dialoghi improbabili quanto esilaranti. È a questo punto che, a quanto risulta da alcune indiscrezioni, interviene il pontefice di Guzzanti, perfettamente somigliante a Benedetto XVI. Niente di irrispettoso né tantomeno di volgare. Un personaggio assolutamente integrato nellatmosfera che, anche lui un po perplesso per ciò che accade, rivolge qualche domanda allentità superiore che guida le azioni di Aniene.
Finora nessuno aveva osato rappresentare Ratzinger in forma comica. Ma Guzzanti ha voluto rischiare, consapevole di andare incontro a probabili polemiche. Certamente, un azzardo così in Rai, tanto più nella Rai di questi tempi, non sarebbe stato possibile. E anche per questo lattore romano ha scelto la piattaforma satellitare di Sky. Che già da domani riproporrà numerose repliche dello show, scritto con Andrea Purgatori e realizzato con la collaborazione di Marco Marzocca, storica spalla di Guzzanti, e Max Paiella. Sketch, situazioni grottesche, personaggi strampalati: in tutto lo show regna un clima di presa in giro dellItalia del malaffare e dei poteri occulti rappresentata da un Licio Gelli che ha nostalgia di Cossiga e Andreotti, dalle «orfane dellOlgettina», dal mafioso che festeggia i centocinquantanni della nascita della criminalità organizzata, dalla voce fuori campo di Scilipoti, dagli spot sbagliati per i referendum. Ma nel suo show il comico disegna soprattutto unItalia cialtrona con maschere e linguaggio surreali, senza caricare i toni della satira militante.
LAniene, ha detto ieri Guzzanti alla presentazione dello spettacolo «è anche un piccolo fiume come siamo noi, che però, se piove troppo, è capace di arrabbiarsi davvero, esondare e travolgere tutto quello che trova davanti».
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