Guzzetti: «Confido in saggezza per una soluzione»

Resta in campo torinese la palla per le nomine in Intesa Sanpaolo. Dopo l’avallo del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, alla candidatura di Domenico Siniscalco alla presidenza del consiglio di gestione della banca, in sostituzione di Enrico Salza, e la dura reazione del presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, l’attenzione è concentrata sul confronto atteso al prossimo consiglio generale della Compagnia di San Paolo del 26 aprile. Guzzetti, dopo aver sostenuto sabato che «le ragioni vere dell’opposizione alla conferma di Salza sono da riferire esclusivamente a rivalità, intrighi e contrasti interni al mondo torinese», ha usato oggi toni più distesi sulla vicenda: «Confido sempre nella saggezza degli uomini - ha detto all’Ansa, sollecitato sui rapporti tra banca e politica -. Se noi e i nostri interlocutori, come io immagino, agiamo con un comportamento eticamente valido, alla fine la saggezza prevarrà e si troveranno le soluzioni più opportune. Ne abbiamo già passate tante».
Il presidente della Fondazione Cariplo e dell’Acri ha incontrato anche Giulio Tremonti al pranzo mensile che il ministro dell’Economia organizza con i banchieri milanesi. Alla colazione c’erano il presidente del Monte Paschi, Giuseppe Mussari, l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo e il vicepresidente Fabrizio Palenzona. Top secret gli argomenti trattati.
In mattinata Guzzetti aveva comunque negato nuovi incontri sulla banca prima dell’assemblea degli azionisti in agenda il 30 aprile, ricordando che la nomina del presidente del consiglio di gestione di Intesa «spetta al consiglio di sorveglianza e bisogna rispettare lo statuto. Non dobbiamo invadere il campo altrui». Simile l’analisi del presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Michele Gremigni: «Dire oggi, come si legge, che la fondazione San Paolo designa Siniscalco come presidente - ha detto - è una distorsione della realtà dei fatti, perché la decisione sarà presa dal consiglio di sorveglianza».

Al consiglio generale del 26, comunque, la Compagnia di San Paolo arriva con la doppia candidatura di Siniscalco e dell’economista della Bocconi, Andrea Beltratti. E le tensioni emerse attorno alle modalità scelte sull’indicazione di Siniscalco potrebbero riaccendere la competizione tra i due.

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