nostro inviato a Pescara
Quattrocento e rotte pagine. Ecco il documento dellaccusa contro il presidente Del Turco e il suo gruppo.
Le mele del presidente
Si intitola così il capitolo dedicato alla gola profonda Vincenzo Angelini fotografato mentre porta materialmente 200mila euro (diviso in quattro mazzette da 500 euro) a casa di Ottaviano Del Turco. Nelle riprese video Angelini varca luscio di casa del presidente con in mano una scatola di cartone. Dentro ci sono le mazzette. «Ottaviano dopo aver preso i soldi spiega Angelini - mi dice di lasciarli in una libreria. Poi aggiunge: Aspetta, non puoi uscire di qui senza niente e se ne va in cucina. Quando torna lo vedo che ha in mano quattro mele, come se niente fosse le mette nello scatolone. E mi dice. Adesso vai. Non potevi uscire con la busta vuota, no?.
Gli indagati eccellenti
È lunga, ed eccellente la sfilza degli indagati. Per il Pd cè Tommaso Ginoble, deputato del Pd, ex assessore ai Trasporti. Poi Franco Caramanico, ex assessore allAmbiente, Giovanni DAmico, assessore al Bilancio; Mahomoud Srour, già Udeur, assessore ai Lavori pubblici; Fernando Fabbiani, assessore Pianificazione urbanistica; Marco Verticelli, assessore allAgricoltura. E ancora. Indagati anche lex presidente Giovanni Pace (An) e Sabatino Aracu di Forza Italia.
Ottaviano, «la mente».
Scrive il gip: «Del Turco, dal maggio 2005 (attraverso Masciarelli) allottobre 2006 (con Quarta) promuoveva e dirigeva lassociazione per delinquere, imponeva una gestione illegale di rapporti con le case di cura private (...) e in tal modo manteneva e aggravava la condizioni di arbitrio nellapplicazione delle regole, ponendo in essere le premesse per degradare tutti i titolari delle case di cura in condizioni di sudditanza per ottenere da Angelini promesse e consegne ripetute di ingenti somme di denaro».
Il magistrato amico
Due paginette. Il procuratore generale della Corte dappello, Paolo Bruno Amicarelli, relaziona il procuratore capo Trifuoggi (precedentemente allertato) sullincontro avuto a casa di un comune amico con Ottaviano Del Turco che lo ha avvicinato per «lamentarsi della persecuzione in atto nei confronti della giunta da lui presieduta». Il tutto nasce da un fuga di notizie sul Tempo (redazione Abruzzo) che anticipa la notizia dellinchiesta. «Lonorevole Del Turco si dà un gran da fare dopo aver appreso dellesistenza delle indagini, cerca contatti in ogni sede, anche tra le forze di polizia».
Un milione per i senatori
Ancora Angelini. «La richiesta proveniente da Del Turco e dal suo entourage per spaccare lo Sdi e formare la formazione di Alleanza democratica (poi confluita nel Pd) era di un milione di euro, poi scontato a 750mila, il tutto finalizzato a portare con sé nel Pd almeno otto senatori».
Da dipendente a trait dunion
Ex dipendente di Angelini, uomo di fiducia di Del Turco, Camillo Cesarone fa da raccordo fra i due. Batte cassa. Osserva Angelini: «Dopo una serie di contatti a un certo punto dice che Del Turco non si può scomodare gratuitamente. Dice che è venuto il tempo di pagare». Si parte con 200mila euro e si procede, su su, «anche fino a un milione in una sola tranche».
Il capretto e Padoa-Schioppa
Lincontro per la spartizione delle mazzette avviene a casa di Masciarelli, ex presidente della finanziaria Fira, luomo che aveva accompagnato Del Turco a Roma a parlare con lex ministro Padoa-Schioppa per presentare le magie della cartolarizzazione abruzzese. Presenti alla spartizione a tavolino di 12 milioni di euro, durante una cena a base di capretto? «Del Turco, Boschetti, Cesarone e Quarta».
La valigetta e lo sponsor
In extremis è stato fermato lex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, con una valigetta contenente 113.000 euro.
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