Roberto Fabbri
Hamas sta valutando se colpire con azioni terroristiche obiettivi americani in Medio Oriente. Lo scrive il settimanale statunitense Time, secondo il quale sullargomento è in corso un contrasto tra comandanti dellala militare del movimento integralista islamico palestinese che dopo la vittoria nelle elezioni della scorsa primavera guida il governo di Gaza e Cisgiordania. I più prudenti sostengono che è opportuno continuare nella linea attuale (gli interessi Usa non sono stati mai toccati) nella speranza di una ripresa degli aiuti finanziari ai palestinesi; ma gli estremisti, convinti che il momento di lanciare attacchi contro gli americani sia arrivato, fanno sentire sempre più spesso la loro voce nelle riunioni clandestine del braccio armato del movimento islamico.
Il dibattito, se così possiamo definirlo, prende le mosse dal clima di quasi guerra civile che si respira nei territori palestinesi. Militanti armati di Hamas e di Fatah, il movimento ispirato da Yasser Arafat di cui è membro lattuale presidente palestinese Mahmud Abbas (noto anche con il nome di battaglia di Abu Mazen) si fronteggiano ormai apertamente nelle strade e il conto delle vittime di questi scontri fratricidi è ormai molto pesante. Abbas spinge da tempo, daccordo con gli americani, per una svolta nella linea politica ufficiale palestinese che porti al riconoscimento dello Stato di Israele, passo indispensabile per la nascita in parallelo di quello arabo a Gaza e in Cisgiordania. Hamas, a suo modo coerente con una linea che dello Stato ebraico prevede la distruzione, si rifiuta di seguirlo su questa strada e Abbas minaccia di sciogliere il governo.
Se a questo si aggiungono le recenti mosse americane in Medio Oriente, ci si spiega perché leventualità di una svolta anti-Usa nella strategia di Hamas stia diventando realistica. «Gli Stati Uniti sono diventati molto ostili verso i palestinesi», ha detto a Time un capo militare di Hamas. Nella sua recente visita in Medio Oriente, il segretario di Stato Condoleezza Rice si è impegnata per costruire un fronte arabo moderato per contrastare quello estremista formato da Hamas, Hezbollah e dallIran. In questo contesto, se Abbas sciogliesse il governo islamista la mossa verrebbe facilmente venduta da Hamas come uninaccettabile intromissione americana nelle questioni palestinesi.
Continua frattanto la serie di attacchi israeliani contro militanti palestinesi nella Striscia di Gaza. Nove di loro sono stati uccisi ieri, portando ad almeno 22 il numero dei caduti palestinesi nellarco degli ultimi tre giorni. Nessuna perdita è stata denunciata da parte di Israele.
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