Politica

Hammamet, iniziano le celebrazioni per Craxi

Tra oggi e domani attese in Tunisia 600 persone per commemorare il leader socialista scomparso dieci anni fa, parteciperanno anche i ministro Frattini, Sacconi e Brunetta. Martedì 19 Craxi verrà ricordato ufficialmente in Senato

Hammamet, iniziano le celebrazioni per Craxi

Milano - Sono iniziate le commemorazioni e i viaggi verso Hammamet, in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Bettino Craxi. Tra sabato e domenica, sono attese circa 600 persone tra esponenti politici e tanti simpatizzanti dell'ex leader socialista che sono in partenza in queste ore da Roma, Milano e Palermo. La Fondazione presieduta dalla figlia Stefania che ha promosso l'evento fa sapere che l'adesione ai pacchetti organizzati è stata massiccia e che molti altri, compresi gli esponenti politici che si recheranno in Tunisia e che non hanno utilizzato la formula messa a disposizione dalla Fondazione, potrebbero far lievitare il numero anche sopra i 600. Stefania Craxi da giorni fa la spola tra Hammamet e Roma per le celebrazioni mentre Bobo partirà oggi.

Frattini, Sacconi e Brunetta Sono in partenza per la Tunisia anche i ministri Franco Frattini, Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, Margherita Boniver e Gianni De Michelis, e altri esponenti della diaspora socialista anche quelli che si collocano nel centrosinistra. Nessuno però appartenente al Pd è atteso ad Hammamet. Intanto da giorni ormai sulla stampa si è riaperto il dibattito politico sulla figura dell'ex leader socialista. A partire dalle rivelazioni dell'ultima intervista fatta a Craxi nel 1997 da Luca Josi i cui estratti sono andati in onda due domeniche fa nella trasmissione di Lucia Annunziata su Rai Tre. L'ex leader di giovani socialisti, oggi diventato produttore televisivo, è rimasto vicino a Bettino fino alla fine e ne ha raccolto le ultime rivelazioni sulla sua vicenda umana e politica, il film è stato trasmesso integralmente ieri sera a Roma in una affollatissima sala di un ex cinema, presente anche il leader Udc, Pier Ferdinando Casini.

Il ricordo della famiglia Di recente hanno riparlato con toni critici verso il trattamento riservato al padre i figli Stefania e Bobo, e anche la vedova, Anna, che è sempre rimasta ad Hammamet e che ha ribadito che il corpo di Bettino resterà in Tunisia. Nel mondo politico però, tranne Antonio Di Pietro, polemico verso l`editoriale di Augusto Minzolini, il direttore del Tg1 che due sere fa ha definito Craxi "uno statista che ha fatto da caprio espiatorio del sistema", anche gli ex avversari come Massimo D`Alema hanno riconosciuto "il ruolo storico della figura di Craxi".

Una via a Milano
Mentre a Milano si discute sull`intitolazione di una via all`ex presidente del Consiglio, in altre città italiane i socialisti avanzano la stessa proposta, come a Perugia e ad Alessandria. E perfino la candidata del Pdl nel Lazio sull'ipotesi di intitolare a Craxi una via della Capitale ha invitato il mondo politico a una "riconciliazione nazionale". Domani sera dunque le celebrazioni si apriranno ad Hammamet con la proiezione in anteprima del nuovo docu-film "Esilio", promosso dalla Fondazione Craxi, quindi domenica mattina alle 10.30 si terrà la cerimonia in ricordo di Bettino Craxi presso il cimitero cristiano di Hammamet alla presenza dei ministri Frattini, Brunetta e Sacconi.

Il ricordo in Parlamento
Dalla Tunisia a Roma, martedì mattina 19 gennaio si svolgerà la celebrazione ufficiale della figura di Bettino Craxi nella Sala degli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, alla quale è attesa la presenza del premier, Silvio Berlusconi. Prima il saluto introduttivo del Presidente del Senato Renato Schifani, e la Relazione di Stefania Craxi sul tema "Attualità del pensiero politico di Bettino Craxi". Quindi una tavola rotonda alla quale prenderanno parte, tra gli altri, Luigi Angeletti, Tarak Ben Ammar, Renato Brunetta, Giuseppe De Rita, Franco Frattini. Le conclusioni saranno affidate al ministro Sacconi.

Tanti titoli in libreria
Quella di Craxi è una figura che fa ancora discutere. Lo dimostrano le cronache degli ultimi giorni, e non solo. L’attenzione sull’ex leader del Psi non è mai calata, e anche i molti libri usciti nel corso degli ultimi anni sono lì a testimoniarlo. Tra i tanti, va sicuramente segnalato lo storico "Route El Fawara. Hammamet", scritto a quattro mani dal secondogenito Bobo Craxi e Gianni Pennacchi, pubblicato nel 2003 da Sellerio Editore. Per sei anni Route El Fawara è stato l’indirizzo di Bettino Craxi: in questo testo il figlio racconta a Pennacchi gli ultimi anni del leader socialista, svelandone i segreti, le verità e le frustrazioni. Su questa falsariga anche "Segreti e misfatti. Gli ultimi vent’anni con Craxi" (Sapere 2000 Edizioni Multimediali), scritto però dal fotografo personale e amico fidato di Bettino, Umberto Cicconi, e pubblicato nel 2005, che ripercorre proprio gli ultimi anni del leader del Psi. Dello stesso anno anche "Nella buona e nella cattiva sorte" (Koinè Nuove Edizioni), in cui la primogenita Stefania Craxi difende a spada tratta il padre. Anche Bobo, il secondogenito, in "Craxi. Era mio padre", uscito nel 2006 edito da Aliberti, traccia un ritratto inedito del padre in cui emerge il lato più umano di uno degli uomini politici più controversi degli ultimi anni. Tra le pubblicazioni più recenti, invece, va segnalata l’accurata biografia del 2007 di Massimo Pini, uno dei suoi più stretti collaboratori, che ricostruisce le tappe più importanti della vita e della carriera politica del leader socialista in "Craxi. Una vita, un’era politica", edito da Mondadori. E poi, ancora, "Le ceneri di Craxi" (Rubbettino) di Edoardo Crisafulli, pubblicato nel 2008. Il saggio riabilita la figura di Bettino Craxi, delineandone i meriti, molto spesso non riconosciuti. L’ultimo testo su Craxi, pubblicato nel 2009, firmato da Ugo Finetti, è "Storia di Craxi. Miti e realtà della sinistra italiana" (Boroli Editore).

Ricostruendo il ruolo che ebbe per la sinistra Craxi, il testo rappresenta una difesa accorata dell’ex segretario socialista.

Commenti