Le 72 buche di gara dell'Omega World Cup, da spalmare su quattro giorni, vedevano al nastro di partenza alcuni tra i più forti professionisti del mondo. In particolar modo, gli irlandesi Rory McIlroy e Graeme McDowell, che fino alla fine, insieme alla Svezia di Robert Karlsson e di Henrick Stenson si sono presi a sportellate con gli italiani per agguantare il titolo. Ma l'elenco completo dei campionissimi presenti sarebbe davvero troppo lungo. Meno ventinove (64-66-61-68 per un totale di 259) è stato il punteggio stellare che ha permesso ai due Molinari di agguantare la coppa, andando a bruciare sul filo di lana proprio gli irlandesi e gli svedesi (i campioni in carica), giunti appaiati in seconda posizione con un solo, unico, decisivo colpo di ritardo.
Partiti per l'ultima tornata di gara alle spalle della coppia McIlroy-McDowell, i fratelli hanno rimontato, colpo dopo colpo, sui quotatissimi avversari. La chiave del match, come ha dichiarato lo stesso Francesco a fine torneo, sono state le due mastodontiche imbucate messe a segno alla buca 12 e alla 13, dopo che già alla 11 il duo-formato-famiglia aveva guadagnato un colpo sui suoi avversari. Da lì fino all'ultima buca si è remato e, come d'abitudine, si è sofferto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.