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Abbiamo provato iOS 17, ecco le novità

La prova di iOS 17 conferma lo sforzo fatto da Apple per semplificare l’uso degli iPhone, ma non tutto ciò che viene indicato come una novità è realmente tale e non è neppure sempre indispensabile. Ecco cosa aspettarsi dal nuovo sistema operativo

(Immagine: https://www.apple.com)
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Lo sorso 7 giugno Apple ha rilasciato la versione beta di iOS 17, la nuova versione del sistema operativo per iPhone che sarà distribuita a partire dal prossimo mese di settembre.

Abbiamo fatto una prova e raccomandiamo, a chi volesse fare altrettanto, di destinarvi un iPhone diverso da quello che si utilizza quotidianamente perché le versioni beta, distribuite per permette agli sviluppatori di adeguare le rispettive app, contengono bug e tendono a non essere compatibili con tutte le applicazioni, si dimostra particolarmente esosa in termini di energia, abbiamo notato un calo sensibile della durata della batteria.

Le novità di iOS 17

Apple ha dichiarato di volere rendere gli iPhone maggiormente personalizzabili e più facili da usare e, da questo punto di vista, emerge che l’obiettivo è stato raggiunto. Ciò non toglie che facilità e utilità non sono sinonimi, tant’è che alcune novità sono scarsamente utili.

La profusione di impegno investe in modo particolare la comunicazione. Apple ha ridisegnato le schede dei contatti affinché ognuno possa personalizzare il proprio, decidendo quale immagine mostrare durante le telefonate usando anche emoji e font variabili per stile e colore.

Ci sono novità anche per FaceTime che supporta i messaggi video e i messaggi vocali e ciò significa che, qualora il destinatario della chiamata non dovesse rispondere, gli si può lasciare un messaggio che potrà consultare in un secondo momento. Durante le chiamate FaceTime, inoltre, sarà possibile inviare reazioni, ossia icone di cuori, raggi laser, fuochi d’artificio, palloncini e pioggia.

L’app Messaggi è stata arricchita di nuove emoji e della possibilità di creare stickers usando delle fotografie e mixando degli elementi per animarle.

Tra le novità inclusive c’è Live Voicemail, funzionalità che permette di trascrivere i messaggi vocali presenti nella propria segreteria.

La condivisione di file

Condividere un file diventa più semplice grazie ad AirDrop, sistema di invio di contenuti reso più semplice ma anche grazie a NameDrop, funzionalità che consente di condividere informazioni di contatto avvicinando due iPhone oppure un iPhone a un Apple Watch. Allo stesso modo è possibile usare SharePlay che permette di condividere musica, film e giochi con altri iPhone.

Le informazioni relative agli AirTag, sempre rimanendo nella sfera della condivisone, posso essere consultate da altre cinque persone. Gli AirTag, lo ricordiamo rapidamente, sono dispositivi che permettono di localizzare oggetti.

Facciamo il punto

Alcune di queste novità sono pratiche, come la possibilità di lasciare messaggi vocali anche su FaceTime o condividere tra più utenti i dati degli AirTag. Altre, tipicamente quelle legate alla personalizzazione con emoji, hanno una connotazione ludica che sdoganano sempre più gli iPhone come dispositivo per tutte le età ma delle quali non si avverte la praticità d’uso.

Ci sono però delle migliorie e delle innovazioni che non sono tali e che non hanno uno scopo specifico.

Journal, salute mentale e Siri

Journal è un diario che, secondo Apple, sarà molto pratico da utilizzare grazie all’Intelligenza artificiale destinata a completare o suggerire frasi. Annunciato come parte integrante di iOS 17, non è ancora disponibile nella beta attualmente in circolazione, quindi possiamo affidarci soltanto alla fiducia. Intelligenza artificiale a parte, però, di app simili a Journal se ne trovano a bizzeffe sull’App Store.

Allo stesso modo, l’app Salute include la categoria della salute mentale, una sorta di diario nel quale l’utente può segnalare il proprio stato d’animo in un particolare momento della giornata o al verificarsi di un evento. Niente di nuovo né di veramente utile, anche in questo caso l’App Store è densamente popolato di applicazioni simili.

Per attivare l’assistente virtuale Siri non sarà più necessario dire “Ehi! Siri” ma si potrà dire direttamente “Siri”. Qui la praticità d’uso (poca, in realtà) rischia di sovrapporsi alla scomodità: già oggi può capitare che Siri si attivi semplicemente parlando ad alta voce e pronunciando parole che fanno svegliare l’assistente e ora, senza la necessità di pronunciare l’interiezione “Ehi!”, Siri potrebbe attivarsi molto più spesso senza averla invocata direttamente. Niente di irreparabile, ma una novità della quale non si sentiva il bisogno.

I miglioramenti realmente validi

Apple, da sempre compulsiva in materia di privacy, ha introdotto sistemi per proteggerla meglio.

iOS 17 migliora il comparto della Sicurezza nelle comunicazioni e, relativamente alle schede per la navigazione privata, Safari è stato migliorato per garantire la riservatezza durante l’uso del browser.

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