Per Heathrow non si parte «Passeremo la notte qui»

«Informiamo i passeggeri che tutti i voli in partenza per la Gran Bretagna subiranno ritardi e cancellazioni». Con questo annuncio, diffuso dagli altoparlanti dell’aeroporto di Malpensa, ha inizio per centinaia di passeggeri una giornata campale.
Le sale d’attesa dello scalo tra Milano e Varese hanno visto ieri la folla di viaggiatori dividersi in due gruppi ben distinti: da una parte le persone in partenza per il Regno Unito, dall’altra chi aveva, fortunatamente, altre destinazioni. Se per i secondi le operazioni di check-in e di imbarco non hanno deviato rispetto la normalità, per chi aveva come destinazione scali della Gran Bretagna la giornata è stata una di quelle da dimenticare al più presto. Gli occhi fissi sul tabellone delle partenze e sui monitor, le orecchie tese per comprendere gli annunci diffusi dalla Sea, la società di gestione degli scali milanesi, centinaia di viaggiatori hanno passato ore e ore in fila agli sportelli di assistenza clienti delle compagnie coinvolte nei ritardi e nelle cancellazioni.
Lo sguardo spossato degli addetti dell’ufficio informazioni e cambio biglietti della British Airways è il simbolo di una giornata di forti disagi che ha rovinato l’inizio delle vacanze e ha fatto sfumare riunioni di lavoro ed affari. Qui si è radunata fin dal mattino la maggior parte dei passeggeri rimasti a terra, nella speranza di ottenere la sostituzione del biglietto o il dirottamento su un altro volo.
«Sono tre ore che aspetto in fila - spiega Hillary, impiegata inglese al ritorno da una breve vacanza a Milano - ma ancora non mi hanno saputo dire se potrò prendere in giornata un aereo per tornare a Londra. Non credo che ce la farò e, dato che non so dove andare - aggiunge sconsolata -, mi sa che passerò la notte qui in aeroporto». «Ho perso il volo per Londra - commenta Davide, studente milanese, anche lui in fila allo sportello informazioni della compagnia di bandiera inglese -, ma ciò che mi preoccupa di più è il rischio perdere la prenotazione dell’albergo».
Ancora peggiore la situazione di chi doveva raggiungere Londra per poi ripartire alla volta di altri continenti. «Dovevamo prendere il volo per Londra e da lì imbarcarci di nuovo per New York - spiega Massimo, che con la sua fidanzata aveva in programma la prima visita alla Grande Mela - ed ora non so proprio come faremo. Oltretutto l’agenzia di viaggi dalla quale ho comprato tutto il pacchetto non mi risponde, ha il telefono occupato da più di un’ora». Attorno alle 19.00 la situazione ha iniziato a tornare lentamente alla normalità, con il decollo di un volo Alitalia per Londra. Nella giornata di oggi tutti i passeggeri dovrebbero riuscire a raggiungere il Regno Unito.


Da notare che nonostante i forti disagi le persone non si sono lasciate andare ad espressioni di scontento ed esasperazione che spesso prendono vita in caso di scioperi o di ritardi legati a problemi tecnici. La maggior parte dei viaggiatori ha dimostrato di comprendere la situazione, e di accettare di buon grado le cancellazioni. Meglio non volare, se è in gioco la sicurezza.

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