Hedrick, il bohémien del ghiaccio che ha stregato Laura Bush

Imbattibile sui pattini a rotelle, nel 2002 passò a quelli su ghiaccio: «Per vincere l’oro olimpico»

nostro inviato a Torino

Lo chiameranno pure il Paris Hilton del ghiaccio perché ama bere e mangiare in eccesso, e magari pure fare l’amore, e tanto, che è poi la specialità della signorina albergatrice, ma pattini ai piedi è un talento assoluto e allora tutto quello che di troppo Chad Hedrick può combinare fuori dall’anello della velocità svanisce davanti al Chad sportivo. Sì perché vincendo ieri sera i 5mila metri ha chiuso un cerchio che ha del romantico e poi sotto gli occhi di Laura Bush, la first lady d’America e per lui «una compaesana perché entrambi texani di Houston. Sono stato con lei alla vigilia e ora eccola lì ad applaudirmi».
Chad, nato nell’aprile del ’77, è cresciuto in un paese dal gran bel nome: Spring, primavera. A venti mesi aveva già i pattini ai piedi. Negli anni, Hedrick prese a sviluppare una tecnica di pattinata con i roller, le piccole ruote in linea, mai vista prima: quella della doppia spinta. Per nulla ortodossa ma efficace, perché nel 2000 vince la sua 50ª gara mondiale. Due anni ancora e rimane impressionato dai successi americani ai Giochi di Salt Lake City.
Fu allora che decise di passare al ghiaccio, di vincere quell’oro olimpico, impossibile a livello di roller.

E presto comprese che ce l’avrebbe fatta e che avrebbe potuto anche eguagliare il record dei 5 ori del leggendario Eric Heiden a Lake Placid ’80. Ultimo dettaglio: tempo fa gli chiesero un parere sul ghiaccio di Torino. Non usò giri di parole: «Mi fa schifo». E se fosse stata di suo gradimento?

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