da Milano
I vertici operativi di Hera, Iride ed Enia, nellincontro svoltosi ieri a Piacenza, hanno trovato unintesa sulla lettera dintenti, da sottoscrivere nei prossimi giorni, che prevede il passaggio alla fase negoziale con lobiettivo di fondere le tre multiutility del Nord Italia (Bologna-Ferrara-Modena, con Torino-Genova e Reggio-Parma-Piacenza). «I vertici hanno concordato il testo della lettera di intenti, che regolerà la negoziazione, finalizzata al noto processo di reciproca integrazione. La lettera sarà sottoscritta nei prossimi giorni, dopo il completamento delle opportune verifiche», dice un comunicato congiunto. «Lintesa è stata trovata sulla lettera dintenti che i manager hanno condiviso. Per la firma mancano solo alcune verifiche che saranno approntate nei prossimi giorni», ha spiegato una fonte vicina al dossier. Laccordo prevede che si avvii la procedura per realizzare una fusione a tre, dando vita a un gruppo con una capitalizzazione da circa 5 miliardi di euro che in Italia si posizionerebbe alle spalle di A2A (Milano-Brescia).
Fuori dalla partita la romana Acea, a questo punto i riflettori sono puntati sulle modalità con le quali arrivare al merger, che ancora non sono state definite. Bisognerà nominare gli adviser e condividere un piano di integrazione a tre che presenta non poche difficoltà.
Iride è controllata al 58% da Finanziaria Sviluppo Utility, holding paritetica fra i comuni di Torino e Genova.
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