da Pragelato
Lo confessa poco dopo la cerimonia di premiazione: «Sul podio avevo le lacrime agli occhi». Georg Hettich, crucco della fatica, 27 anni e zero successi nel faticoso curriculum, ha vinto la medaglia doro nella combinata nordica. Ha vinto nel giorno in cui il cannibale della disciplina, il finlandese Hannu Manninen, sprofondava addirittura in nona posizione. «Nellultima salita - racconta Hettich - dopo circa 13, 14 chilometri, ho capito che potevo andare a medaglia... ma non avrei mai pensato alloro... Di averlo conquistato, lho capito solo quando sono arrivato al traguardo».
«Durante la cerimonia avevo le lacrime agli occhi» ha ripetuto, e in molti hanno pensato che dentro di lui lemozione tracimasse per via di quel curriculum così scarso che alla voce successi ai Giochi elencava un freddo numero zero, e così alle voci mondiali e coppa del mondo.
La commozione di Georg, però, è frutto soprattutto della gioia provata nel far meglio del suo idolo... Manninen? Macché: suo padre Urban. Babbo Hettich, alle Olimpiadi di Innsbruck, aveva infatti conquistato largento. E il ragazzo è cresciuto così: con lorgoglio del figlio e la voglia di emularlo. Missione compiuta.
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