Nashua (New Hampshire) -
Un colpo di scena, un affondo imprevisto che spiazza e batte Barack Obama, forse troppo trionfalistico e sicuro di sè dopo la vittoria nello Iowa, troppo "super Barack" soprattutto per l'elettorato femminile. Così Hillary Clinton ha spiazzato ha vinto contro tutti, tv e sondaggi inclusi, nel New Hampshire che avrebbe dovuto essere la sua "Caporetto", l'inizio della fine, la vigilia del ritiro. Tutto da rifare invece, in campo democratico, la grande corsa alla Casa Bianca riparte con Hillary e Obama alla pari.
Per l'ex first lady che ha vinto con il 39% dei voti contro il 26 di Obama, le lacrime della vigilia davanti alle telecamere in quel bar di provincia e la caccia al voto in extremis hanno compiuto il miracolo politico. La senatrice è emersa da queste primarie vincente, carica di rinnovata energia e pienamente in corsa per la Casa Bianca.
Decisivo il voto delle donne A differenza di quanto era avvenuto in Iowa, in New Hampshire sono state le donne, secondo le prime analisi, a dare la vittoria finale all'ex First Lady, "umanizzata" da quel pianto che l'ha riavvicinata al suo elettorato dando di lei un'immagine diversa, più vicina forse all'ordinary people. In New Hampshire, ha detto Hillary ai suoi sostenitori a Manchester, "ho trovato la mia voce... e sono venuta qui questa notte con il cuore pieno di gioia". il marito Bill Clinton l'ha accompagnata sul palco, ma poi - con una mossa ben studiata - è sceso e l'ha lasciata sola: un altro segnale di un cambio di rotta strategico rispetto all'Iowa. Come dire: non sarò io a farla vincere, lei può ottenere da sola la nomination alla Casa Bianca e sfidare il candidato repubblicano. Barack Obama ha fatto di tutto per contenere i danni della sconfitta, lui che era sicurissimo di fare il bis e di sfiorare il ko magari costringendo Hillary al ritiro. Nell'ammettere la sconfitta di fronte ai suoi - piuttosto delusi - riuniti in una palestra a Nashua, si è congratulato con l'avversaria per la sfida "combattuta duramente", ma ha detto di essere "pronto a vincere "e guidare il paese in una direzione fondamentalmente diversa" da quellam indicata dalla Clinton.
Repubblicani, trionfa McCain che batte Romney Il piccolo stato del nordest ha regalato poi un'altra sorpresa
all'America, il ritorno di John McCain: il vecchio guerriero
repubblicano ha infatti battuto nettamente (almeno 6 punti) un sempre più debole Mitt Romney, l'uomo che Bush vorrebbe far elegggere al suo posto a Washington. Huckabee terzo, Giuliani quarto. McCain ha messo a segno un bis del trionfo che aveva ottenuto qui nella sua prima campagna presidenziale nel 2000, quando aveva sconfitto George W.Bush. All'epoca, alla vittoria in New Hampshire non erano però seguiti altri successi per l'eroe di guerra del Vietnam e Bush aveva ottenuto la nomination.
Stavolta il panorama dei candidati repubblicani è assai più incerto. Con la campagna che si sposta nel sud, è possibile che riemerga Mike Huckabee, vincitore nello Iowa, che in New Hamphsire con il terzo posto ha scavalcato Rudy Giuliani. Insieme a McCain e Huckabee, resta in corsa ma indebolito anche Romney, che dovrà ora giocarsi il tutto per tutto.
"Abbiamo mostrato al popolo americano cosa significa una vera rivincita...", ha detto un entusiasta McCain a Nashua, ironizzando sul titolo di "risorto" appioppatogli da Clinton.
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