Si terrà oggi a Niguarda, ludienza di convalida dell'arresto di Giuseppe Ciorcovih, lartigiano di 50 anni che lunedì ha ucciso il figlio Juri, 19 anni, con dieci colpi di mannaia, in via Morgantini 18. Luomo non può muoversi dal letto dospedale, da cui del resto continua a mandare messaggi deliranti sui motivi che lhanno spinto a colpire selvaggiamente il ragazzo.
Ciorcovih a luglio aveva iniziato a soffrire in maniera maniacale di gelosia nei confronti della moglie Danila Imperio di 52 anni. Per questo Yuri aveva consigliato alla donna di trasferirsi a casa dellanziana madre, tra laltro inferma e bisognosa di cure. Il ragazzo invece aveva voluto rimanere a fianco al padre che vedeva sprofondare sempre più nella malattia mentale. Fino a quando lunedì mattina lo ha aggredito mentre dormiva. Il giovane non ha neppure potuto difendersi, ha cercato di fuggire ma è stato raggiunto sulla porta di casa e ucciso. Luomo quindi ha ingerito alcuni psicofarmaci, «Volevo morire» ha poi dichiarato e si è steso sul letto. Il dramma è stato scoperto verso le 16 dalla madre della vittima, preoccupata perché il figlio non rispondeva al cellulare.
Ciorcovih, che verrà interrogato oggi dal magistrato, continua a ripetere frasi deliranti per spiegare il suo gesto: «Ho passato una notte di incubi, in cui l'idea di uccidere mio figlio, che dormiva lì accanto a me, mi ossessionava. Così la mattina mi sono alzato, sono andato in cucina e ho preso quella mannaia».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.