Ho il candidato ideale, ma non si autocandida

Ho il candidato ideale, ma non si autocandida

Caro Lussana: concordo con te, che Musso sia un candidato indigeribile e un po' logoro per l'elettorato di centro destra. L’inaffidabilità endemica del personaggio e il fatto di essersi auto-candidato a Sindaco creando all'uopo una fondazione e una lista civica emanazione esclusiva della sua persona, (che alle prossime elezioni correrà contro quei partiti e quegli elettori, che in un passato recente gli avevano permesso di uscire dall'anonimato e candidarsi come Sindaco di Genova e poi di essere eletto come Senatore della Repubblica Italiana), lo hanno definitivamente squalificato agli occhi dell'elettorato moderato di centro.
A Musso non basterà l' anti-Vincenzianismo e l'anti-Berlusconismo uniti all'anti-politica, per trovare i numeri che gli permettono di governare per cinque anni Genova. Giusto quindi pensare a sostituirlo: Ma con un candidato indipendente, non con un Rosso o un Rixi. Poiché in tal caso, i maldipancia in seno all'elettorato, sarebbero destinati a rimanere tali se non ad aumentare e i voti che si potrebbero raccogliere sarebbero minori di quelli raccolti alle scorse elezioni. Il centrodestra non ha bisogno né di tecnici né di eroi, ma di una persona saggia, leale, corretta e fedele alla causa, pacata e onesta intellettualmente, laica con provata capacità amministrativa.
Con capacità di unire e con la voglia di circondarsi di persone capaci e giovani, con carisma riconosciuto e tanta voglia di mettersi in discussione per cambiare la città.
Fatti coesione trasparenza e lavoro non utopia burocrazia inerzia e divisioni. Lavoro garantito e intenti per realizzarlo chiari, fatti e non solo chiacchiere. Le cose in politica sono cambiate molto: incredibilmente, improvvisamente e molto velocemente. A Genova, con un candidato PdL doc o Lega, non si vincerà mai. Non è più questione né di destra né di sinistra, di berlusconiani e anti-berlusconiani, visto che a Roma oggi governano i tecnici guidati da Mario Monti.
I confini politici su cui eravamo abituati a riflettere oggi non esistono più: e visto ciò, Genova potrebbe essere il primo laboratorio politico italiano, di riaggregazione sul modello europeo, di tutti i moderati. L'unica possibilità - secondo me - è una candidatura che piaccia al centro e sia votata anche da destra, che abbia esperienza ma che non sia emanazione diretta della casta intesa come apparato partitocratico. Un indipendente con comprovata esperienza politica e amministrativa.
Ma per fare ciò serve coraggio umiltà voglia di ascoltare. Da parte dei moderati del PDL genovese, fino ad oggi, è sempre mancato un confronto-ascolto e la voglia di mettersi in gioco. E appurato ciò è capibile che, fino ad ieri, non si poteva chiedere ai genovesi-moderati di unirsi nel sostenere un candidato espressione dell'alleanza PDL-Lega. Personalmente ho conosciuto e stimo molti politici, ma solo uno racchiude in sé tutte queste prerogative. So per certo che mai si autocandiderà, so per certo che è a disposizione e sarebbe pronto a scendere in campo, per unire e servire la città. So per certo che non sgomiterà per ottenere tale incarico.


E da un mio sondaggio fatto per strada, sull'elettorato di Lega Cdx e Centro sx, ho potuto constatare un'ampia e diffusa empatia che unisce al solo pronunciare il suo nome. Se bussate vi sarà aperto e forse anche Musso potrebbe essere costretto a fare un passo indietro.

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