Pubblichiamo le telefonate più significative intercorse tra la segretaria di Gianfranco Fini, Rita Marino, e il costruttore Francesco Maria De Vito Piscicelli, l’uomo sorpreso dagli inquirenti che indagavano sugli appalti al G8 dell’Aquila al telefono con il cognato la notte del sisma tra il 4 e il 5 aprile scorso a ridere sulla tragedia del terremoto e a speculare su possibili appalti milionari legati alla ricostruzione del capoluogo abruzzese.
L’oggetto delle fitte telefonate è una tranche da 1,5 milioni di euro per uno degli appalti per i Mondiali di nuoto (la piscina di Valco San Paolo) finito anch’esso nel mirino dei magistrati. Dalle telefonate emerge come la Marino si sia impegnata con successo presso la ragioneria del Comune di Roma per sbloccare il pagamento. Viene fissato anche un incontro, che si è tenuto il 25 novembre del 2009, tra la stessa Marino e Piscicelli proprio per sbloccare la pratica. Secondo gli inquirenti gli incontri negli uffici della Camera a Montecitorio sarebbero almeno due.
In una circostanza è l’architetto Paolo Zini a invitare Piscicelli a chiamare la Marino per sollecitare il via libera del Comune. La telefonata è rassicurante, tanto che poi Piscicelli richiama Zini confermando l’interessamento della factotum del leader di Futuro e Libertà per accelerare in via straordinaria la pratica. Che i rapporti tra Piscicelli e la Marino siano più che cordiali si evince anche dal tenore delle telefonate.
Un’altra circostanza interessante riguarda alcuni «regali» che Piscicelli ha in mente di fare alla Marino durante il periodo natalizio.
A riprova di ciò basta leggere la telefonata tra l’imprenditore e la sua segretaria, nel quale si fa espressamente riferimento al cadeau, che secondo gli inquirenti sarebbe un monile acquistato alla gioielleria Bonanni di Roma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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