Dopo la canoa, la Provincia sogna di ospitare i Campionati mondiali di canottaggio. Nel 2015, anno dell’Expo. E se non arriveranno le gare internazionali, dopo Rho-Pero l’Idroscalo è già (e comunque) candidato a diventare la seconda piattaforma per i 30 milioni di turisti attesi nei sei mesi dell’Esposizione. Ecco perchè senza perdere tempo Palazzo isimbardi e Sea stanno stringendo un accordo per aprire un hotel con 100-150 stanze economiche, pensato soprattutto per le delegazioni sportive («ad esempio potremmo fare convenzioni con il Coni» anticipa il presidente della Provincia Guido Podestà), con salette business per chi transita da Linate in giornata e non vuole arrivare fino in centro per firmare contratti e incontrare clienti. E con servizi aperti tutto l’anno anche ai milanesi che frequentano il parco: dal centro benessere ai ristoranti.
Podestà e il presidente della società che gestisce gli scali si sono già incontrati nei giorni scorsi per esaminare il pre-progetto disegnato dagli architetti. L’area sulla mappa è quella al confine nord dell’aeroporto, circa 150mila metri quadrati su cui è in atto da tempo un contenzioso per la proprietà. Sea avrebbe dovuto restituire il terreno in concessione alla Provincia, ma ora è nata l’idea che piace a entrambi gli enti di metter in piedi un albergo, da realizzare parte con fondi del gestore dello scalo (di cui la Provincia è azionista, potrebbe rinunciare a parte dei dividendi dei prossimi anni per partecipare ai costi) ma parte anche in project financing, scegliendo una catena alberghiera «che investa e gestisca la struttura, giusto affidarsi a un operatore specializzato» anticipa Podestà. E Sea è ben disposta a spostare il deposito di carburanti e i magazzini che oggi su quel terreno sono sottoutilizzati per assicurarsi una base per i passeggeri business a pochi passi dall’aeroporto come è ormai prassi nei più grandi scali europei e internazionali.
La Provincia pensa soprattutto al «turismo» sportivo e ai campionati mondiali di canottaggio, su un’area di 300mila metri quadrati ceduta dal Comune di Segrate e che ha già «allargato» l’Idroscalo dovrebbe nascere un campus universitario e anche in questo caso «d’estate quando si svuota le camere possono essere usate per la ricettività delle squadre sportive». Senza dimenticare che il mare dei milanesi è frequentato anche, e soprattutto, dai cittadini che non vogliono fare troppa strada per una giornata di svago, quindi «pensiamo alla Spa e a servizi per il tempo libero anche nell’hotel».
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