Cacciati dalla propria camera perché lalbergo in cui avevano passato la notte è stato sfrattato. La disavventura è toccata ad alcuni ospiti del «Santa Marta», hotel nel centro città (a due passi dal Duomo), che stamani hanno dovuto fare i conti con lufficiale giudiziario alla porta e sloggiare in fretta con armi e bagagli. Allorigine di questa vicenda cè unordinanza di sfratto per finita locazione firmata dal giudice del tribunale nel luglio 2006, quando il proprietario dellimmobile, a due passi da piazza Cordusio, era ancora il Comune. Lanno successivo Palazzo Marino ha inserito lhotel tra i beni da alienare e nel marzo 2008 sono entrati nella disponibilità di Bnl, società scelta per la gestione di un fondo immobiliare ad hoc. «Ci riserviamo ogni tipo di azione legale - ha attaccato Paolo Meliadò, avvocato difensore del gestore dellhotel Ferdinando dElia - per i danni prodotti oggi, non da ultimo allimmagine della nostra città. Da parte del proprietario non cè stato alcuno spiraglio per una soluzione di buon senso». Lhotel contesta a Bnl di non aver avuto alcun riguardo per gli ospiti, né di aver permesso una soluzione soft del rilascio dellimmobile tramite uno sfratto in prosecuzione.
Ma per i legali della banca è stato lo stesso gestore a non aver voluto impedire un trattamento diverso per i propri ignari clienti. «Lordinanza di sfratto risale al 2006 - ha replicato Maria Grazia Marensi, legale di Bnl - e il conduttore non ha mai fatto opposizione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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