Hp nella bufera: spiava i membri del suo cda

da Milano

Il colosso informatico Hewlett Packard ha ricevuto un avviso di garanzia dalla procura della California per il metodo di controllo attuato nei confronti dei membri del consiglio di amministrazione. Un metodo che non ha convinto neppure la Sec, l'organo di controllo della Borsa Usa, che ha avviato un'inchiesta parallela. Hp, dopo aver scoperto che uno dei consiglieri, George A. Keyworth, passava alla stampa notizie riservate, aveva iniziato a registrare le telefonate con metodi illegali. Giunto a conoscenza della notizia, il cda aveva cercato invano di cacciare Keyworth che però ha posto una strenua resistenza. A dimettersi per protesta è stato invece un altro membro del cda, Tom Perkins, consigliere dell'ex presidente Ronald Reagan, a cui non sono piaciute le controverse forme di controllo attuate dalla Hp. Perkins si è così rivolto alla Sec, invocando l'apertura di un'inchiesta contro le intercettazioni telefoniche che hanno successivamente spinto anche la procura californiana a interessarsene. Keyworth comunque non sarà rieletto nel cda del gigante mondiale di Information Technology. Il titolo HP a Wall Street ha ceduto lo 0,96%. Ma la società americana non è nuova a terremoti al vertice: un anno e mezzo fa il cda ha dato il benservito a Carly Fiorina, la donna amministratore delegato dal braccio di ferro ammirata da Wall Street per la sua grinta, ma reputata troppo «arrogante» da molti dirigenti del gruppo.

Su quale sia stato il vero motivo del licenziamento, se ne saprà di più il prossimo mese, quando in un libro in corso di pubblicazione spiegherà la sua versione dei fatti. In ogni caso, i problemi interni al consiglio di amministrazione di Hewlett Packard sono ben lungi dall'essere risolti.

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