Hsiao Chin, idee colorate per i percorsi dellanima
14 Ottobre 2005 - 00:00Allo Studio Marconi le opere dellartista cinese
Luciana Baldrighi
Ultimi due giorni per visitare le opere originali di Hsiao Chin allo Studio Marconi di via Tadino 15. Ad accompagnare la mostra, un volume dal titolo Hsiao Chin. Percorsi di autocoscienza dellanima, in cui Maurizio Vanni sottolinea labilità dellartista di interpretare «lattività cosciente delluomo e il principio di vita di ogni essere vivente». Di effetto è la tecnica usata da Hsiao Chin per rappresentare il proprio mondo introspettivo: forme colorate, a volte geometriche, apparentemente semplici e circolari.
Fondamentale per comprendere il percorso artistico dellautore è il film di Ginetto Campanini Con lUniverso nel cuore: si parte dal momento in cui Chin fonda il Movimento di arte astratta «Ton Fan» per arrivare alle sue opere della maturità, non tralasciando le influenze spirituali di natura taoista e buddista. Il film fa parte del percorso della mostra per potere rintracciare il significato delle forme e dei colori del pittore e della sua poetica. Ma Chin è stato anche fondatore di tre Movimenti internazionali del quale lui stesso è una «sintesi felice».
Il suo percorso artistico e umano si divide tra Londra, Parigi e Milano, città nella quale torna nel 1971 per dedicarsi allinsegnamento: comincia allIstituto Europeo del Design per poi approdare allAccademia di Belle Arti di Brera. Nel 1988 espone con una grande retrospettiva allo Studio Marconi, ma la vera maturità artistica e poetica lautore la raggiunge negli anni Novanta con quattro grandi cicli di opere denominate: «Passaggio alla Grande Soglia», sublimazione della morte della figlia Samantha, «Verso il giardino eterno», «Linizio della rinascita» ed «Evoluzione cosmica». Tra le opere migliori la serie di «Xuan» del 1997, «Samadhi», del 1995, «Vortice della luce 1», «Il big beng» del 2001 e «Meditazione sulla sorgente 3» del 2004.
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