Hunziker: mi sono innamorata del palcoscenico

L’attrice debutta al Sistina con «Tutti insieme appassionatamente» al fianco di Luca Ward

Quarant’anni smaltati di verve e buoni sentimenti per un film, e un musical, che rappresentano un inno al valore della famiglia e un incentivo alla ricerca del talento riposto in ciascuno di noi. Tratto da un romanzo ispirato alla vera storia della famiglia Von Trapp, e trasformato nel ’65 nel film interpretato da Julie Andrews, Tutti insieme appassionatamente sbocciò sulle tavole di Broadway qualche tempo prima che Hollywood ne consacrasse il successo planetario. Oggi, dopo gli applausi dell’anno scorso al Teatro della Luna a Milano, il principe dei musical messo in scena dalla Compagnia della Rancia è pronto a debuttare al Sistina.
Tutti insieme appassionatamente - musiche di Richard Rodgers, canzoni di Oscar Hammerstein II e testi di Howard Lindsay e Russel Crouse - alzerà il sipario domani sera per rimanere in cartellone fino al 15 gennaio. Firma le coreografie Fabrizio Angelini.
Nel ruolo di Maria, novizia tutta pepe e sorrisi al burro che scoprirà il suo vero talento lontano dal monastero di Salisburgo, e troverà l’amore a casa del capitano Von Trapp (interpretato da Luca Ward) rigido papà di sette figli rimasto vedovo anzitempo, c’è una effervescente Michelle Hunziker.
Oscar come Migliore Protagonista Femminile della stagione televisiva 2004/05, l’ex consorte di Eros Ramazzotti ha mantenuto intatta la freschezza degli esordi. E il suo motto, bisbigliato all'orecchio di Luca Ward - tra le più belle voci del doppiaggio italiano (sue le inflessioni vocali di Russell Crowe ne Il Gladiatore e Master e Commander) consacrato dal successo nel ruolo del cattivo della serie tv Elisa di Rivombrosa - è sempre lo stesso: «Uno non può sapere sempre tutto, siamo qui per imparare». Parole sante. Cinque anni fa l’esordio accanto a Claudio Bisio in Zelig; nel 2004 il debutto in teatro con un musical storico: il confronto con Julie Andrews è di quelli che fanno tremare le gambe. «Ho accettato questo ruolo perché mi consente di interpretare i sentimenti di una donna vera. Maria è stata una donna stupenda e se non fosse esistita non avrei mai potuto reggere il confronto con la Andrews».
«La prima volta in palcoscenico - racconta la Hunziker - mi è venuto il panico: cantare, ballare, recitare, cambi costume. Ricordo i pianti e le paure dei primi giorni, pensavo di non essere all’altezza. Ora non posso farne a meno sono innamorata del palcoscenico, adoro la reazione del pubblico: qui è la gente che sceglie di comprare il biglietto, in tivù siamo noi ad imporci sullo spettatore».


Nell’87 sognava di emulare, passi e gorgheggi di Lorella Cuccarini, regina del proscenio e di Grease, oggi si farebbe tentare dalla prosa. «Non escludo mai nulla, ogni progetto va vagliato. Amo crescere e imparare. Il teatro è faticoso ma è una scuola immensa. Mi piacerebbe fare Mary Poppins, un sogno cullato anche da Saverio Marconi».

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