I 203 NO A DEFERRARI

Caro direttore, mi è francamente incomprensibile il suo commento alle elezioni del rettore 2007-2012, dell’Università di Genova, del 21 giugno u.s. ed in particolare il suo impegno a evidenziare il «trionfo», roba da «plebisciti e risorgimentali»! «Trasversale alle facoltà» di Giacomo Deferrari e del prorettore Martelli. De Ferrari/Martelli con 801 voti, su 1602 aventi diritto hanno superato il quorum elettorale per 147 voti. Le schede bianche e nulle sono state 203. Nel 2004 Bignardi con 635 voti su 1689 aventi diritto aveva superato il quorum elettorale per 20 voti. Le schede bianche e nulle erano state 89. Nel 1990 Pontremoli con 717 voti su 1156 aventi diritto aveva superato il quorum elettorale per 206 voti! Le schede bianche e nulle sono state 60 (plebiscito totalitario?).
Dal 1993 al 2004 Pontremoli è sempre stato confermato alla prima tornata senza candidati contrapposti e con pochissime schede bianche e nulle. Dunque quale è il motivo del suo entusiasmo, per altro inusitato verso l’Università del futuro Deferrariano?
Segnalo che invece, per la prima volta nella storia delle competizioni elettorali rettorali, a Genova, 203 schede bianche e nulle sono una manifestazione di notevole dissenso e sono in grande misura emergenti da Ingegneria che ha circa 300 aventi diritto. Su Bignardi non vale perdere tempo! È stato eletto arrogantemente, dai medici e degli scienziati nel 2004 (i vincitori di oggi) per impedire un rettore ingegnere.
È stato descritto, dal suo prorettore Giovanelli (oggi Deferrariano) nel febbraio u.s.

, con una e-mail pubblica in modo così insultante, volgare e lesivo della sua onorabilità che avrebbe dovuto essere convinto a chiudere anzitempo e a perseguire legalmente l’estensore, ex prorettore, per lesa dignità accademica di un professore universitario nell’espletamento delle sue funzioni! Bignardi non ha ritenuto di farlo e insiste nel mostrarsi attivo! Fino anovembre ci tocca anche questo, a Genova!

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