(...) E invece, purtroppo, siamo alle solite. Per fare opera di prevenzione alla criminalità a Milano non occorre una ricetta magica, ma neanche la pozione di un apprendista stregone, peraltro bugiardo, che promette e non mantiene mai: il Viminale.
«Serve investire su unità operative, con più pattuglie per strada formate da colleghi professionalizzati a dovere - ribadisce Ghezzi -. Basta con i provvedimenti tampone. È necessario cambiare passo e ascoltare di più i poliziotti. A farne le spese, infatti, è sempre la qualità della nostra vita: i colleghi sono molto malcontenti. Viste queste premesse Roma sembra voler riservare a Milano, protesa verso limpegno dellExpo, un trattamento e una sensibilità decisamente inferiori rispetto a quelle dimostrate alla Capitale per il Giubileo. E intanto i poliziotti non solo non hanno, come accade ad esempio nel Lazio, lautorizzazione a viaggiare liberamente sui mezzi pubblici grazie a una vera e propria tessera, ma per l80 per cento del totale, tra quelli che lavorano in centro, pagano tutti lEcopass!».
«Senza contare gli straordinari! Dallinizio del 2008 non ce li hanno ancora pagati - conclude Ghezzi -. Il ministro Padoa-Schioppa ha firmato solo il 7 aprile il decreto per la copertura finanziaria che serve a trovare i fondi per pagarceli.
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