I baby razziatori denunciati dalle madri «Li abbiamo educati in modo diverso»

In Gran Bretagna è caccia al teppista e i genitori dei ragazzi coinvolti nei disordini partecipano denunciando i propri figli. È successo a Salford, vicino a Manchester, dove la madre di un 15enne lo ha riconosciuto nelle foto diffuse dalla polizia è lo ha letteralmente trascinato in commissariato. Hanno fatto lo stesso i genitori di Chelsea Ives, 18 anni, che è tra l’altro un’atleta ambasciatrice per le Olimpiadi di Londra del 2012. La ragazza è accusata di aver lanciato un masso contro la vetrina di un negozio. «Non ho rimorsi - ha dichiarato sua madre Adrienne -. Amo mia figlia, ma è stata educata per distinguere il male dal bene». Intanto a Birmingham la polizia gira per la città con un furgone «segnaletico». Le foto dei saccheggiatori vengono infatti proiettate su un mega schermo montato su un mezzo delle forze dell’ordine. «È la prima volta che usiamo questo sistema e il responso della gente è stato fenomenale», ha spiegato l’ispettore Mark Rushton.

Mentre l’emittente Sky News ha intervistato un gruppo di rivoltosi, che hanno dichiarato di non avere alcun rimorso e puntano il dito contro il governo, che avrebbe ignorato la situazione giovanile nel Paese. «Ho visto un’opportunità per far valere le mie idee e mi sono aggregato alla manifestazione», ha detto uno di loro.

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