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I banchieri di Milano tifano per il Toro

Alessandro Ursic

Escluso dagli organi della giustizia sportiva dopo la promozione guadagnata ai play-off, il Torino alla serie A non ha nessuna intenzione di rinunciare. E, dopo momenti di disperazione, negli ultimi giorni nell’ambiente granata è ritornato l’ottimismo: per cercare di salvare la società di Franco Cimminelli è infatti scesa in campo la grande finanza milanese. Il banchiere Guido Roberto Vitale sta analizzando i bilanci del Toro e delle altre aziende del patron, con l’obiettivo di convincere Tar del Lazio e Consiglio di Stato che il Toro dispone di garanzie sufficienti per saldare i suoi debiti.
Tutto ruota intorno alla fideiussione da 40 milioni di euro annunciata da Cimminelli tre settimane fa, troppo tardi per le sentenze della giustizia sportiva ma forse in tempo per quelle della giustizia amministrativa. Il documento è indispensabile per rendere operativa l’intesa con l’Agenzia delle Entrate per la spalmatura del debito Irpef della società granata. Un ultimo passo fondamentale per il Toro, che nelle ultime settimane ha già riportato in parità i bilanci e ha aumentato il capitale sociale. La priorità assoluta in questo momento è l’ammissione alla serie A. Una volta raggiunto quest’obiettivo, Vitale – già presidente di Rcs Media Group – potrebbe anche curare la trattativa per cedere il club a un nuovo imprenditore.
Il presidente Tilli Romero, passato in poche settimane dall’euforia della promozione allo sconforto per l’esclusione dalla A, conferma le nuove speranze dei dirigenti: «Le forze in campo sono tante e incominciamo a intravedere qualche apertura, i segnali per essere ottimisti ci sono». E è tornata la fiducia anche nel ritiro granata di Macugnaga, dove il nuovo allenatore Arrigoni e i giocatori si stanno preparando nella difficile condizione di non sapere in che campionato saranno impegnati. Parla per tutti il portiere Alberto Fontana, uno dei leader del gruppo: «La dirigenza ci ha trasmesso delle sensazioni positive, non siamo mai stati ottimisti come in questo momento». Un segnale della determinazione del club a rimanere nel massimo campionato è l’acquisto, non ancora ufficiale ma a buon punto, dell’ala honduregna Edgar Alvarez, messosi in luce nel finale della scorsa stagione al Cagliari guidato proprio da Arrigoni.
Il nemico del Torino resta però il poco tempo a disposizione. La terza sezione del Tar del Lazio si riunisce domani, ed è improbabile che la fideiussione da 40 milioni sia pronta. Più realisticamente, il documento sarà presentato solo ai giudici del Consiglio di Stato, il cui incontro è previsto per l’8 o il 9 agosto.

Per il Toro è più che mai una questione di ore.

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