I benzinai sospendono lo sciopero di ottobre

I gestori sospendono l'agitazione prevista per il 10, 11 e 12 ottobre. Decisiva la bocciatura al senato di alcuni emendamenti proposti dal governo. Le associazioni di categoria: "Ora apriamo un tavolo"

I benzinai sospendono 
lo sciopero di ottobre

Roma - Niente sciopero dei benzinai il 10, 11 e 12 ottobre prossimi. L’annuncio è di Fegica-Cisl e Figisc Anisa Confcommercio che avevano proclamato l’agitazione. In una nota congiunta, le due organizzazioni affermano che la decisione è stata presa dopo che "i parlamentari della commissione Industria del Senato hanno opposto il loro rifiuto all’intenzione del governo di aggravare un provvedimento già largamente punitivo per la categoria, costringendo in questo modo il governo stesso a ritirare emendamenti che prevedevano persino la soppressione per legge della contrattazione sindacale che tutela i gestori dalla preponderanza delle compagnie petrolifere".

Emendamenti bocciati "La bocciatura del disegno governativo" prosegue la nota, "certifica la correttezza dell’allarme lanciato dalla categoria, raccolto con chiarezza ed autorevolezza dal parlamento. Non può non essere dato atto ai componenti della commissione che hanno in questo modo sostenuto le ragioni dei gestori", osservano Fegica e Figisc, "di avere impedito il compiersi di una vera e propria ingiustizia ed il determinarsi di una ulteriore ferita dei diritti di una intera categoria di lavoratori". Per queste ragioni, si legge nel comunicato, "pur conservando intatti tutti i motivi di contrarietà rispetto al dispositivo complessivo del provvedimento che impedisce qualsiasi possibilità di concorrenza ai gestori, favorendo, al contrario, gli interessi di petrolieri e grande distribuzione organizzata, le organizzazioni di categoria decidono di sospendere le chiusure degli impianti già proclamate. Questo, anche in attesa che l’iter del disegno di legge, da oggi fermo per l’inizio della sessione di bilancio dedicato alla Finanziaria, riprenda il suo corso nel mese di novembre e dell’evolversi dello stato della vertenza".

Tavolo con il governo Fegica e Figisc ritengono "indispensabile l’apertura di un tavolo di confronto istituzionale che coinvolga il governo nella sua collegialità e la conferenza dei presidenti delle Regioni, al fine di giungere ad un protocollo d’intesa utile ad affrontare e risolvere nel concreto le questioni poste dai gestori ed arrivare ad una effettiva apertura del mercato della distribuzione

carburanti. Sono queste - conclude la nota - le condizioni, peraltro già attivate dal governo per altre categorie, che consentirebbero una conclusione positiva della vertenza ed il ritiro definitivo delle agitazioni proclamate".

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